Chissà, per dirla alla C.Volo, se quella degli albergatori reggiani è un’ottica provincialotta o internazionale. Sta di fatto che, mentre il tormentone sul presunto concerto di Ye (già Kanye West) continua a imperversare (il rapper, per settimane in Italia, se ne sarebbe tornato negli States), per loro la festa è già iniziata. Con una corsa al ritocco del listino prezzi francamente imbarazzante.
Un ricerca su Booking effettuata oggi pomeriggio (vedi schermata) alla ricerca di una doppia per venerdì 27 (ultima data indicata, dopo i flop del 13 e del 20, per il presunto concerto del discusso rapper) oltre a una generale scarsa disponibilità di alloggi, propone prezzi veramente folli. Addirittura 705 euro per una notte al Best Western, bel quattro stelle tra San Maurizio e Masone dove al momento l’unica soluzione proposta è quella di prenotare due stanze con letto singolo da 352,50 euro l’una. Almeno quattro volte quello che si spenderebbe per soggiornarci la notte di venerdì 10 novembre, quando una doppia è disponibile a soli 157 euro e una singola a 137.
Stesso folle aumento perfino all’hotel Ariosto, un 2 stelle in centro storico accreditato su Booking come “passabile” (un modesto 5,7 di voto medio, in base a quasi 600 recensioni): 277 euro (contro i 61 euro dei restanti venerdì di ottobre e novembre) per una camera con due letti singoli (tipo quella della foto qui sopra). L’hotel La Rosta, altro due stelle ma in via Passo Buole quindi da tutt’altra parte della città, ha solo una tripla al “modico” costo di 289 euro, contro i 114 che basterebbero sempre per 3 posti-letto in un qualsivoglia venerdì di novembre.
Non tutti, va detto, se ne approfittano in maniera così sfacciata. Rimanendo nei 4 stelle Remilia si “accontenta” di aumentare di un centone (da 141 a 240 euro, colazione inclusa) il costo standard del pernottamento in doppia e l’hotel Europa, di fronte allo stadio Mirabello, propone addirittura lo stesso prezzo (203 euro) per tutti i venerdì di ottobre e novembre, senza alcun ritocco.
Tutte le opzioni prevedono la cancellazione gratuita: e ci mancherebbe, visto che ad oggi i biglietti del fantomatico concerto ancora non sono stati messi in vendita. Se davvero si farà, ne siamo certi, a festeggiare non saranno solo i fans di Ye, ma anche molti albergatori e affittacamere.
Francamente non capisco il giustificazionismo – forse interessato – di alcuni commenti. L’articolo spiega che ci sono anche hotel, pure di prestigio, che hanno lasciato invariati i prezzi o li hanno lievemente aumentati: quadruplicarli non è certo obbligatorio e non è certamente etico.
Mi stupisce la superficialità con la quale vi sentite in grado di giudicare il lavoro altrui.
Succede da sempre in tutto il mondo in occasione di eventi o alte stagioni. Mi pare veramente un articolo molto ingenuo e ipocrita. Va bene andare a caccia di consensi ma …
non capisco la polemica: c’è un prezzo obbligato per le camere d’hotel? non funziona come il mercato che se c’è più richiesta il prezzo sale? se per un evento (nonostante non piaccia a tanti) molto importante le 50 camere disponibili a reggio vengono vendute più care bisogna stupirsi? e addirittura si citano putin e hamas…
Prezzi che vanno così questo è il mercato se e troppo c’è sempre una tenda
Non meno imbarazzante del gas da riscaldamento che raddoppia o triplica nel periodo invernale per iniziare il calo a marzo… la differenza è che i marci speculatori importatori li paghiamo tutti i giorni invernali senza alcuna possibilità di scelta … al concerto ci vai se ti va…
Ma per lo stato ed arera la colpa delle tensioni sui prezzi è di hamas e putin…
Non c’è niente che fa più schifo dell’ipocrisia italica.