Martedì 11 febbraio a Milano è stata presentata la quindicesima edizione di Fotografia Europea, dal titolo “Fantasie. Narrazione, regole, invenzioni”, in programma a Reggio dal 17 aprile al 24 maggio. Il festival, organizzato per il terzo anno sotto la direzione artistica di Walter Guadagnini, tornerà dunque ad animare la città emiliana dedicando l’edizione 2020 alla fantasia nel centenario della nascita di Gianni Rodari.
Tante le cose da non perdere, dai progetti inediti di Joan Fontcuberta e Alex Majoli alla mostra tra pittura e fotografia alla Fondazione Palazzo Magnani. Il paese ospite quest’anno sarà la Russia, grazie alla collaborazione con il Museo Ermitage di San Pietroburgo; non mancherà inoltre un ricco programma di eventi, senza dimenticare le oltre 300 mostre del Circuito Off.
Il tema del festival, promosso dalla Fondazione Palazzo Magnani insieme al Comune di Reggio Emilia e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, come un filo rosso attraverserà mostre, conferenze, spettacoli e workshop che ne compongono il ricco programma: “Mettiamo la cultura al posto giusto, cioè fuori posto”, ha sottolineato il sindaco di Reggio Luca Vecchi: “Provochiamo, muoviamo l’acqua, ascoltiamo, creiamo confronto, contaminiamo i saperi. A Reggio questa è la strada intrapresa per la cultura. E Fotografia Europea, che giunge felicemente alla sua quindicesima edizione e costituisce una punta di diamante nell’offerta culturale della città e un festival di riferimento internazionale, non sarà esente da questo approccio”.
Mostre, eventi e incontri “per attrarre, far pensare e anche rivoluzionare e contaminare lo spazio urbano, dalle sedi espositive di maggior prestigio ai caffè e alle strade. Innovazione e legame di comunità, come nei migliori festival”.
Forte della collaborazione istituzionale con la Regione Emilia-Romagna, il festival ha creato da cinque anni una rete con le più importanti istituzioni culturali regionali: dalla Collezione Maramotti di Reggio al Mast di Bologna, dallo Csac di Parma alla Fmav e alle Gallerie Estensi di Modena, fino a Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea di Rubiera (in provincia di Reggio).
La nuova edizione di Fotografia Europea propone un nucleo di mostre fotografiche straordinarie, a partire dall’esposizione di Palazzo Magnani (i cui dettagli verranno svelati nei prossimi giorni) che sarà dedicata al rapporto della fotografia con il mondo della musica, con i suoi codici e i suoi simboli e che, grazie a una tecnica originale, tra pittura e fotografia ha cambiato radicalmente la concezione del ritratto fotografico.
Anche quest’anno i suggestivi spazi dei Chiostri di San Pietro saranno l’epicentro del festival con cinque esposizioni: “Controvisioni. Dalla fantasia alla fantasmagoria”, mostra antologica appositamente ideata per questa edizione dal grande fotografo, ricercatore e scrittore spagnolo Joan Fontcuberta, da sempre interessato al confine sottile tra realtà e illusione; “Silence” della ceca Jitka Hanzlová, con le sue fotografie silenziose e pittoriche; “L’Isola”, un’installazione audio-video di Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian, che raccoglie le ultime immagini e i suoni di una comunità che sta scomparendo; “Chas Chas”, del venezuelano Luis Cobelo, il ritratto di un mondo in cui la fantasia non ha limiti e “ciò che si è perso si ritrova”; infine “Sirius”, della polacca Anna Szkoda, progetto fotografico dedicato a un caso giudiziario incredibile nella Germania dei primi anni Ottanta.
Al teatro municipale Valli, invece, troverà casa un progetto inedito del ravennate Alex Majoli: la Fondazione I Teatri di Reggio Emilia e Reggio Parma Festival hanno infatti invitato il fotografo a riflettere sul rapporto tra il teatro e la città e sulle sue possibili interconnessioni. La mostra, presentata in anteprima a Fotografia Europea, permetterà ai visitatori di scoprire spazi solitamente non aperti al pubblico.
Palazzo da Mosto ospiterà invece tre progetti a cura di Dimitri Ozerkov, capo curatore del dipartimento di arte contemporanea del Museo Ermitage di San Pietroburgo. Dalle sperimentazioni dei fratelli Henkin, il cui archivio è stato recentemente scoperto, alle ricerche di due giovani fotografi sulle comunità e sulle trasformazioni urbane nella Russia contemporanea.
Allo Spazio Scapinelli saranno allestite le tre mostre personali dei vincitori della open call lanciata dal festival: “Atlas” di Alessandra Baldoni, che costruisce una mappa di analogie con immagini eterogenee disposte in dittici e trittici, “The Denial I – A Family Portrait” di Alexia Fiasco, un viaggio fotografico alla scoperta delle proprie origini, e “Valparaiso” di Francesco Merlini, un percorso di confronto con le proprie memorie familiari e i luoghi dell’infanzia.
Infine il progetto speciale Diciottoventicinque, dedicato alla formazione di giovani aspiranti fotografi che, guidati dalla tutor Sara Munari, hanno lavorato per la creazione di un’opera collettiva. Con la mostra “Chi sono io? Rappresentazione dell’infanzia tra Otto e Novecento” la biblioteca Panizzi propone un racconto dell’infanzia attraverso le fotografie storiche del suo prezioso archivio, mentre linguaggi e contenuti dell’universo adolescenziale sono protagonisti del progetto “Under the Same Roof”, presentato dallo Spazio Gerra.
Ai chiostri di San Domenico sarà in mostra “Giovane Fotografia Italiana”, il progetto – giunto alla sua ottava edizione – che valorizza i talenti della fotografia italiana contemporanea under 35. “Reconstruction” espone le opere di Domenico Camarda, Irene Fenara, Alisa Martynova, Francesca Pili, Vaste Programme (Leonardo Magrelli, Alessandro Tini, Giulia Vigna), Martina Zanin ed Elena Zottola, scelti da una giuria internazionale composta dai curatori Ilaria Campioli e Daniele De Luigi e dai rappresentanti dei festival partner Circulation(s) – Festival de la jeune photographie européenne (Parigi), Festival Panoràmic di Granollers (Barcellona) e Brighton Photo Biennal.
Alle mostre si affiancherà un calendario di eventi che si svilupperà soprattutto nelle tre giornate inaugurali – quelle del 17, 18 e 19 aprile – ma che accompagnerà il festival anche nelle settimane successive, fino al 24 maggio: conferenze, incontri, visite guidate con gli artisti, presentazione di libri, book signing, letture portfolio, workshop, un bookfair dedicato agli editori indipendenti, spettacoli pensati per alimentare un confronto culturale che partendo dalla fotografia affronti anche temi trasversali.
Tra le novità di questa edizione ci sarà la commistione tra immagini e musica elettronica dal titolo “Fotonica”, una declinazione musicale di Fotografia Europea con la direzione artistica di Max Casacci, produttore e fondatore dei Subsonica, in collaborazione con The Italian New Wave, il format di Club To Club Festival che promuove la nuova creatività musicale italiana attraverso showcase ed iniziative uniche.
Il Circuito Off – la sezione indipendente che ogni anno vede il fiorire spontaneo di centinaia di mostre cittadine in negozi, ristoranti, studi, cortili e case private, sedi storiche, spazi normalmente chiusi al pubblico, senza contare la preziosa partecipazione delle gallerie d’arte – anche quest’anno presenterà progetti di fotografi professionisti accanto a giovani alle prime esperienze, appassionati e associazioni. Parte di questo circuito è anche il progetto Off@School, che coinvolge le scuole di tutta la provincia reggiana.
Ultimi commenti
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]