Martedì 26 aprile la Fondazione CR Carpi ha dato il via ai lavori per realizzare nella cittadina modenese il Polo d’innovazione, la struttura che a partire dall’anno accademico 2023-2024 ospiterà il nuovo corso di laurea magistrale in ingegneria dell’Università di Modena e Reggio; il corso, in lingua inglese, è stato provvisoriamente denominato “Engineering for Industrial Sustainability” (LM-33) e disporrà delle più avanzate tecnologie didattiche per ottimizzare il processo di formazione, anche con soluzioni di e-learning.
Il polo universitario, situato nell’Oltreferrovia, in via Corbolani, sarà dotato di aule, laboratori didattici e per la ricerca, oltre a locali da destinare a start-up e spin-off universitari. Per la progettazione e la direzione dei lavori la fondazione si è affidata al gruppo Lombardini22, mentre per la parte edile ha appaltato i lavori al gruppo modenese AeC Costruzioni.
Per dare corpo al progetto di alta formazione la Fondazione CR Carpi ha investito 18,5 milioni di euro: sei milioni sono destinati all’università, per sostenere su un orizzonte temporale di dodici anni (con 500.000 euro all’anno) l’attività didattica e di ricerca, mentre gli altri 12,5 milioni serviranno per realizzare il polo universitario.
La struttura, concepita dal gruppo Lombardini22, avrà una superficie di circa 5.000 metri quadrati e sarà caratterizzata da una linea sobria ed essenziale: sarà dotata di chiostri, prati e insenature per valorizzarne il rapporto con il contesto territoriale. L’edificio si svilupperà all’interno di una piastra unitaria monopiano nella quale si snoderanno percorsi diversificati per permettere una distribuzione fluida di spazi e funzioni, oltre a poter ospitare attività ed eventi culturali. Tre patii garantiranno l’entrata di luce naturale all’interno degli spazi universitari: il primo sarà pavimentato, per essere adibito ad attività espositive e congressuali all’aperto; il secondo sarà caratterizzato da vegetazione mediterranea e arbusti; il terzo ospiterà aree studio all’aperto all’ombra di aceri.
La fine dei lavori è prevista tra la primavera e l’estate del 2023, per poter avviare il corso di laurea all’inizio dell’anno accademico 2023-2024, compatibilmente con i tempi tecnici richiesti dalla procedura di accreditamento della sede e del corso da parte del Ministero dell’università e della ricerca e di Anvur, l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario.
“Siamo orgogliosi – ha commentato il presidente della Fondazione CR Carpi Corrado Faglioni – di questa iniziativa che fornisce opportunità di sviluppo al territorio e ai giovani. Contiamo di attrarre anche studenti dall’estero, ai quali siamo certi si proponga una offerta d’interesse per le prospettive di lavoro e la connessione con il mondo dell’industria. Una fucina di idee capace di dare stimoli importanti per Carpi e il territorio circostante”.
Per Carlo Adolfo Porro, rettore dell’Università di Modena e Reggio, la posa della prima pietra “conferma la grande attenzione di Unimore nei confronti di questo progetto, che mira da un lato a consolidare e rafforzare la nostra capacità di fare ricerca e formazione di alta qualità e dall’altro a continuare a sviluppare sinergie con istituzioni e soggetti del territorio. Ringrazio la Fondazione CR Carpi e il Comune di Carpi per l’impegno e la passione profusi in questa importante iniziativa, che contribuirà in maniera rilevante ad attirare e trattenere le competenze che saranno determinanti per l’economia e per l’intero tessuto sociale e culturale del futuro”.
Sulla stessa linea il sindaco di Carpi Alberto Bellelli: “La posa della prima pietra ci fa fare il primo passo nella realizzazione di un sogno. La sinergia creata tra Comune, Fondazione CR Carpi e Università di Modena e Reggio ha permesso di arrivare fin qui. L’università che sarà realizzata connetterà passato e futuro, innovazione e ambiente: è come se un filo immaginario cucisse insieme ricerca e istruzione di alto profilo, insieme alle connessioni e alle relazioni che crea la stazione ferroviaria, unendosi infine al cuore pulsante della città, il suo centro, che rappresenta la nostra storia e la nostra vocazione: ecco quindi realizzato quel sogno che citavo, unire storia e cultura con innovazione, ricerca e futuro. Oggi inizia la realizzazione della Carpi futura che abbiamo immaginato”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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