Numerosi commenti sono apparsi in rete contro la presa di posizione dell’assessora al Comune di Reggio Emilia, Annalisa Rabitti, che venerdì in una nota alla stampa ha attaccato la Reggiana, riaccendendo il caso Portanova, il centrocampista condannato a 6 anni per violenza sessuale di gruppo in primo grado (i legali del giocatore hanno già presentato il ricorso in appello).
Tra l’altro la stessa assessora Rabitti ha di fatto cambiato la propria posizione sulla vicenda del calciatore, visto che le stessa, assieme alla collega Curioni, in una nota stampa di luglio si era espressa in questi termini: “Riteniamo opportuno evidenziare tre aspetti rilevanti – avevano scritto – La condanna del giocatore per violenza sessuale di gruppo è stata emessa dal giudice di primo grado. E’ un dato di assoluto rilievo. Esistono tuttavia altri due gradi di giudizio e questa sentenza non è perciò definitiva. Le garanzie processuali, su cui si incardina l’ordinamento giuridico italiano e che condividiamo, ci impongono di tenere conto di questo dato, fino a quando non si avrà una sentenza definitiva.
La decisione sull’ingaggio del giocatore è in capo alla società Reggiana calcio e a nessun altro”.
“Chiaramente la notizia della militanza di questo calciatore nelle file della Reggiana calcio ha suscitato comprensibili e immediate reazioni negative a Reggio Emilia, – continuano – poiché in questa città la cultura, la sensibilità e la consapevolezza della nonviolenza, del contrasto alla violenza maschile sulle donne, della parità tra i generi e dei diritti umani e civili sono fortemente radicate e condivise da questa Amministrazione comunale e dai cittadini. Da sempre Reggio Emilia è in prima linea su questi temi, lo è e continuerà ad esserlo, nel rispetto dello stato di diritto, dei procedimenti giudiziari e della presunzione di innocenza”.
Sull’ultimo intervento sulla vicenda da parte dell’assessora Rabitti (quello di venerdì), che oggi parla di scelta incoerente e del suo disagio nell’assistere alla scelta della Reggiana che schiera in campo il calciatore, sui social si sono levate molte voci contrarie. Qui ne riportiamo alcune.
Alberto Manzotti: “Mi piacerebbe tanto vivere in un paese dove i giudici fanno i giudici, gli assessori fanno gli assessori, i calciatori fanno i calciatori e i tifosi fanno il tifo”.
Lorenzo Notari: “È fantastico leggere in questi commenti di gente che dice come le cose devono essere. Senza mai aggiungere un “secondo me”, “a mio parere”, “penso che, “io ritengo” ecc. Cioè non esprime opinioni ma comandamenti. Senza un dubbio mai. Quando leggo o ascolto chi parla come se fosse sopra a Dio, in gente lo considero un cialtrone. Voi no?”.
Paolo Ferraboschi” Francamente non sapevo chi fosse Portanova, l’ho visto in azione per la prima volta col Monza, niente male. Sulla vicenda scabrosa e dai risvolti pesanti che lo vede (sembra) coinvolto, condivido la posizione di Fangareggi. Attualmente il Portanova è un ” non colpevole”, poi si vedrà. Era del resto l’opinione sul piano più generale di diversi esimi avvocati con cui, per svariate ragioni, ho avuto a che fare, come Corsi, Agostini, Crovetti, Spaggiari. Trovo infine opinabile che un assessore comunale si esprima, in modo oltretutto così netto, sul caso. Ci sarà il suo perché… forse neanche tanto celato.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]
Continuano gli straordinari successi elettorali dell'area riformista liberaldemocratica,che si ostina a schierarsi sempre indissolubilmente nel campo del centrosinistra senza mai beccare nemmeno un consigliere,cosi' come […]