Nei prossimi giorni saranno consegnati i lavori del primo lotto di interventi – per un importo di 450.000 euro – previsti sul ponte sul fiume Secchia che fa parte della strada provinciale Sp 9 a Gatta, tra Castelnovo ne’ Monti e Villa Minozzo, in provincia di Reggio.
“Si tratta di una prima serie di lavori che eseguiremo sul ponte per fronteggiare nell’immediato le condizioni di degrado del calcestruzzo armato delle pile, dei pulvini e delle travi in cemento armato, oltre ad altre lavorazioni di messa in sicurezza del piano viabile e di regimentazione delle acque”, ha spiegato il dirigente del servizio infrastrutture della Provincia di Reggio Valerio Bussei: “Questo ci permetterà di non dover chiudere il ponte al transito e di poter ragionare meglio sulla progettazione che riguarderà gli altri due lotti previsti, per ulteriori due milioni di euro”.
Realizzato a metà degli anni Settanta su progetto dell’ingegner Bruno Bottau, professore dell’università di Bologna, il ponte di Gatta è di grande importanza non solo per le sue dimensioni, ma soprattutto perché raccoglie sulla Sp 9 il traffico proveniente sia da est, diretto dalla strada provinciale Sp 19 sulla strada statale Ss 63, sia da sud, ovvero da Villa Minozzo fino a Civago, sempre verso la Ss 63.
Un’eventuale chiusura del ponte per lavori causerebbe dunque non pochi problemi alle attività economiche e agli abitanti dell’Appennino reggiano, “per cui procedendo per stralci contiamo di ridurre anche in questo caso il più possibile i disagi“, ha sottolineato Bussei.
A breve è previsto anche l’avvio di un altro cantiere, quello per la messa in sicurezza del ponte del Pianello sulla strada provinciale Sp 108, che oltrepassa il fiume Secchia sempre tra Castelnovo ne’ Monti e Villa Minozzo: in questo caso l’investimento della Provincia è di un milione e mezzo di euro.
“Se aggiungiamo l’imminente avvio dei lavori di messa in sicurezza anche di due ponti della Sp 35 a Guastalla e di quello della Sp 28 sul canale di Cavriago – ha detto il presidente dell’ente provinciale Giorgio Zanni – abbiamo un quadro chiaro dell’importante lavoro che la Provincia di Reggio sta svolgendo grazie all’ottimo lavoro svolto dal nostro servizio infrastrutture, con continue ed estese ispezioni e un’intensa attività di progettazione che ci consente oggi di intercettare consistenti risorse e di ottimizzarle attraverso la gestione informatizzata di ponti e viadotti, di cui ci siamo recentemente dotati”.
L’obbiettivo, ha concluso il consigliere provinciale delegato alle infrastrutture Nico Giberti, “è quello di soddisfare le istanze di sicurezza che provengono dalle nostre comunità. Tuttavia, oltre ai tagli ai finanziamenti, anche il nostro organico resta sottodimensionato rispetto ai quasi mille chilometri di strade e circa 630 manufatti che la Provincia deve gestire: facciamo di tutto per soddisfare ogni richiesta e accogliere ogni segnalazione, perché la Provincia è stata ridisegnata per essere la casa dei Comuni e, dunque, di tutti coloro che abitano nel nostro territorio, ai quali va la nostra massima attenzione”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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