Ha scatenato forti polemiche la “cena tra camerati” in programma nella serata di venerdì 28 ottobre in un ristorante della centralissima zona di piazza Cavalli a Piacenza.
L’iniziativa è stata organizzata dall’Associazione nazionale delle famiglie dei caduti e dei dispersi della Repubblica sociale italiana per celebrare l’anniversario della cosiddetta “marcia su Roma”, la manifestazione con cui nel 1922 migliaia di militanti del Partito nazionale fascista (Pnf) si diressero verso la capitale d’Italia per favorire l’ascesa al potere di Benito Mussolini, a cui pochi giorni dopo fu in effetti conferito l’incarico di formare un nuovo governo.
“Ceneremo insieme cameratescamente nel ricordo della rivoluzione che giunge al centesimo anniversario”, si legge nel testo dell’invito, corredato nell’intestazione da un logo raffigurante l’aquila romana.
Un evento che non poteva passare sotto silenzio a Piacenza, città che nel 1996 ha ricevuto dall’allora presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro la medaglia d’oro al valor militare come riconoscimento “del doloroso e intenso impegno” durante la lotta di liberazione dalla dittatura nazifascista: sono già molte, infatti, le voci che si sono levate chiedendo che la cena venga annullata.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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