Scrive il deputato reggiano del Partito democratico, Andrea Rossi: “È stato pubblicato il decreto a firma del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che definisce lo stanziamento di 5 miliardi di euro a sostegno del sistema scolastico italiano, in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un investimento importante e significativo che mette a valore il più importante capitale umano del nostro Paese, i nostri giovani. La scuola gioca il ruolo fondamentale nella promozione della crescita delle giovani generazioni, educando alla cittadinanza e alla sostenibilità, diffondendo la conoscenza, la socialità attraverso un’educazione di qualità equa e inclusiva.
Di questi 5 miliardi sono 224 milioni quelli destinati alla Regione Emilia-Romagna. Si suddividono in 5 differenti missioni di intervento: 49 milioni saranno destinati per la costruzione nuove scuole mediante la sostituzione dell’esistente. 108 milioni saranno investiti per asili nido e scuole dell’infanzia, nello specifico 71 milioni per la fascia 0-2 anni e 37 milioni per il fascia 3-6 anni. 16 milioni e 600 mila euro verranno destinati alla programmazione per l’estensione del tempo pieno volto a incrementare le strutture delle mense scolastiche. 18 milioni riguardano la messa in sicurezza e miglioramento qualitativo dell’edilizia sportiva delle scuole e 32 milioni riguardano la messa in sicurezza della riqualificazione delle scuole esistenti.
Le risorse sono state stanziate tenendo in considerazione alcuni criteri valutativi: il 40 per cento del finanziamento complessivo è destinato alle scuole del Mezzogiorno e delle restanti risorse al 30 per cento saranno investite per le scuole del secondo ciclo d’istruzione. Inoltre, per ogni missione il rapporto della distribuzione delle risorse avviene secondo pesi ponderali che fanno riferimento al trend demografico della popolazione scolastica, degli alunni frequentanti e dei gap infrastrutturali per alcune parti del Paese, con riferimento ai parametri di qualità alcuni contenuti nell’obiettivo strategico fissato dal consiglio europeo di Barcellona 2002 (accessibilità ai servizi educativi per almeno il 33% di bambini sotto i 3 anni e almeno il 90% dei bambini di età compresa fra i 3 anni e l’età dell’obbligo scolastico).
Con questo decreto il Governo continua nell’attuazione del Pnrr, rappresentando una grande opportunità per il miglioramento e la riqualificazione infrastrutturale, per l’efficientamento energetico e per la digitalizzazione delle strutture scolastiche, portando i servizi educativi e scolastici a livello nazionale in linea con gli altri paesi dell’UE. Investire in edilizia scolastica significa valorizzare e incrementare i servizi educativi e per la piena fruibilità degli ambienti didattici delle nostre scuole”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]