Plesso sportivo di via Mazzacurati, il Comune di Reggio intima lo sgombero al Fit Village

plesso sportivo via Mazzacurati Reggio Emilia Fit

Il Comune di Reggio, alla luce della mancata riconsegna spontanea del plesso sportivo di via Mazzacurati (quello che ospita la nota palestra Fit Village e le attività sportive ad essa collegate) da parte del soggetto concessionario Play Games srl, nonostante nel frattempo sia scaduta la concessione, ha annunciato che provvederà a inviare un ordine di rilascio dei locali, di proprietà dello stesso Comune – con l’avvertimento che, in caso di esito negativo dell’operazione, si procederà all’esecuzione coattiva dello sgombero.

La scadenza della concessione, definita con stipula del 29 giugno 2023 e già oggetto di un precedente rinnovo, era stata infatti fissata al 30 giugno scorso. Il contratto recita, tra le altre cose: “Al termine della concessione (anche in ipotesi di cessazione anticipata per qualsiasi causa) i locali saranno riconsegnati funzionanti nelle stesse condizioni, salvo il deterioramento dovuto al normale uso, salvo eventuali migliorie e/o innovazioni autorizzate”.

Nel provvedimento dirigenziale del Servizio patrimonio del Comune reggiano, arrivato dopo le opportune comunicazioni intercorse con lo stesso concessionario, si rileva che il plesso immobiliare di via Mazzacurati “non risulta essere stato liberato e riconsegnato al Comune”, come attestato anche da un apposito sopralluogo effettuato il primo luglio scorso dai tecnici comunali.

La destinazione d’uso dell’immobile di via Mazzacurati, ha spiegato il Comune in una nota, sarà oggetto di valutazioni che la nuova amministrazione comunale guidata dal sindaco Massari “svolgerà alla luce di obiettivi e finalità che verranno definiti”.

Sulla vicenda è intervenuto anche Ivan Bertocchi, presidente della società Gisport srl, che a Reggio gestisce tra le altre cose lo stadio Mirabello, il campo di atletica Camparada in via Melato, il centro sportivo Multisport in via Terrachini, il palasport di via Fanticini: “Invitiamo tutti a prendere anzitutto buona nota di questa cifra: 234.795 euro. È all’incirca l’ammontare dei canoni che Play Games srl avrebbe dovuto pagare al Comune
negli ultimi 28 mesi di permanenza nell’impianto sportivo di via Mazzacurati. Lo ripetiamo: 234.795 euro, non bruscolini. La domanda è: li hanno pagati?”.

“Passiamo ai fatti. Dopo il nostro esposto del 28 maggio scorso alla procura della Repubblica e dopo 28 mesi
di affidamenti diretti senza gara, la dirigente del Servizio patrimonio del Comune in data 2 luglio 2024 ha preso atto che il contratto di concessione è scaduto e che Play Games srl starebbe lì, dentro i locali di via Mazzacurati, ma abusivamente, sicché il Comune dovrà eseguire un ordine di rilascio dei locali e, in caso contrario, sempre il Comune dovrà provvedere all’esecuzione coattiva dello sgombero per il tramite della forza pubblica. Ci era già sembrato un po’ strano, in verità, che nel provvedimento della dirigente non fosse indicato quando il Comune invierà l’ordine di rilascio ed entro quanto dovrà essere eseguito, pena il ricorso alla forza pubblica! E credevamo anche che, con l’insediamento della nuova giunta, a decidere le politiche del patrimonio comunale e il futuro dei locali di via Mazzacurati fosse il sindaco Massari (che ne ha la delega) e l’assessora allo sport Bondavalli”.

“Credevamo… Invece Cristina Campanini, amministratrice unica del Fit Village, tramite i media locali ha informato la città che “Play Games s.r.l. non sta occupando abusivamente i locali di via Mazzacurati divenuti di proprietà del Comune nel 2022”. E ha precisato che la concessione che autorizza il loro utilizzo non sarebbe scaduta il 30 giugno scorso, come afferma l’amministrazione comunale, ma sarebbe stata prorogata fino al
prossimo 31 dicembre. Quindi la determina del Servizio patrimonio del 2 luglio, a firma della dirigente Monica
Penserini, non varrebbe un fico secco! Precisa infatti Cristina Campanini: “Fit Village può usufruire dei locali di via Mazzacurati a ragione di proroga legale fino al 31 dicembre 2024, data entro cui la società ha intenzione di presentare un progetto per proseguire un’attività iniziata nel 1991”. Siccome abbiamo fatto un esposto alla procura e poiché avevamo richiesto con anticipo di essere informati di un’eventuale nuova proroga, vorrà dire che di esposti ne faremo un altro, proprio come abbiamo immediatamente depositato in data 4 luglio una nuova richiesta di accesso agli atti, per vedere il provvedimento di “proroga legale fino al 31 dicembre 2024”.

Peraltro, ha aggiunto Bertocchi, “di richieste di accesso agli atti ne abbiamo già fatte parecchie nel corso di 28 mesi di battaglie per ripristinare la legalità e da aprile stiamo aspettando dal Comune i documenti che comprovino che Play Games srl ha davvero pagato tutti i canoni di concessione da quando la concessione è scaduta, cioè dal 23 febbraio 2022 a oggi, per un totale di 234.795 euro circa. 234.795 euro, mica bruscolini! Ora si dà il caso che né la dirigente del Patrimonio, né la dirigente del Servizio finanziario, né la dirigente del Servizio entrate ci abbiano sin qui inviato i documenti di pagamento, che ancora stiamo aspettando, ma casomai non ci venisse consentito l’accesso agli atti, oltre la procura della Repubblica potrebbe esserne interessato anzitutto il difensore civico, cui pure abbiamo inoltrato l’esposto”.

D questi 234.795 euro, secondo Bertocchi, “nessuno in Comune vuole darcene conto. Attenderemo ancora, ma casomai non ci venissero trasmessi e si profilasse il caso di danno o di dolo erariale, oltre la procura della Repubblica potrebbe esserne interessata la Corte dei conti, cui pure abbiamo inoltrato l’esposto. Ci sarebbe poi da capire perché, dato che siamo in presenza di un’attività imprenditoriale, sui 234.795 euro non sia stata calcolata l’Iva, ma questo eventualmente lo accerterà la Guardia di finanza, cui pure abbiamo inoltrato l’esposto”.

Non solo: se l’amministratrice unica di Fit Village Cristina Campanini ha annunciato che “Fit Village ha intenzione di concorrere al bando che sarà emesso dal Comune per una nuova concessione dell’immobile di
via Mazzacurati”, “noi prendiamo atto con un po’ di turbamento – ha commentato Bertocchi – di qualche canale privilegiato che deve avere evidentemente consentito alla signora Campanini di sapere quasi in contemporanea con l’insediamento della giunta che tra i primi argomenti all’ordine del giorno della medesima dev’essere stato trattato il destino dell’impianto di via Mazzacurati. Prendiamo atto con maggiore soddisfazione che (contrariamente a quanto fatto negli ultimi 28 mesi!) si vuole affidare l’impianto tramite gara e ci auguriamo che, contrariamente a quella del 2023, sia una gara indetta nel rispetto del Codice dei contratti. Se così non fosse, oltre la procura della Repubblica eventualmente lo accerterà l’Autorità nazionale anticorruzione, cui pure abbiamo inoltrato l’esposto”.

L’amministratrice unica del Fit Village Cristina Campanini, inoltre, ha parlato di una “spregiudicata campagna anticoncorrenziale ai suoi danni”: “Si sbaglia, trattasi di libera concorrenza (cui un’imprenditrice dovrebbe essere abituata) e alla quale tutti siamo esposti”, ha replicato Bertocchi. “E parliamo di rispetto delle regole, che nel corso degli ultimi 28 mesi sono state violate dal Comune, con ripetuti illegittimi “affidamenti diretti” in contrasto con le norme di legge, proprio e solo a favore di Play Games srl. Questa sì che è stata una “spregiudicata campagna anticoncorrenziale”! Ma ai nostri danni. A proposito: negli altri impianti sportivi alle gare d’appalto non si è ammessi se non si sono prima pagati i debiti con la Fondazione per lo sport! Ecco perché siamo così interessati a sapere di questi 234.795 euro ed ecco perché ci inquietano questi silenzi e questi ritardi dei dirigenti comunali e i proclami della sig.ra Campanini di Fit Village”.

Per questo, ha concluso Bertocchi, “vorremmo sapere anzitutto dal Comune, cioè dal sindaco e dall’assessora allo sport, se le parole della signora Campanini hanno fondamento o sono una millanteria. Ma se così fosse (e non sembra proprio) non ci basta: in ogni caso vorremmo sapere i tempi in cui verrà emanato l’ordine di rilascio della struttura ed entro quanto dovrà essere eseguito, pena il ricorso alla forza pubblica. Poi, dato che i dirigenti comunali non rispondono, vorremmo sapere anche dal sindaco e dall’assessora allo sport – anche come semplici cittadini – se e quando Play Games ha davvero pagato tutti i canoni dovuti, cioè tutti i 234.795 euro circa. Si intende che in ogni caso, qui come anche per il rilascio della struttura, se i dirigenti comunali ritarderanno o ometteranno gli atti del loro ufficio, ne trarremo le conseguenze. Dimenticavamo infine che l’esposto del 28 maggio è stato inoltrato anche alla prefettura. Così tutti sono stati informati e ora lo sono anche i cittadini. Segui i soldi! Intanto i 234.795 euro, poi quelli aggiuntivi per occupazione sine titulo della struttura dal primo luglio fino alla data di effettiva consegna dei locali. Sarebbero altri 8.333,33 euro al mese. A proposito: oltre Iva o fuori campo Iva?”.



Non ci sono commenti

Partecipa anche tu