“Ritengo che la Diga di Vetto sia una priorità per il settore agricolo regionale. È una infrastruttura strategica e indispensabile, occorre quindi procedere velocemente alla sua realizzazione”. Giulia Pigoni, segretaria di Azione Emilia-Romagna e consigliera regionale, commenta favorevolmente il via libera della Regione alla diga di Vetto, dopo il voto positivo alla risoluzione presentata dal consigliere Marco Mastacchi.
“Ora occorre accelerare, facendo pressione su Ministero e Istituzioni competenti per ottenere le risorse necessarie e procedere alla progettazione e alla realizzazione dell’opera. La siccità che colpisce anche la nostra Regione ha dimostrato la priorità assoluta relativa alla costruzione in tempi rapidi di invasi di grande capienza che rendano possibile l’accumulo d’acqua. In particolare, la costruzione della Diga di Vetto sul torrente Enza sarà essenziale per le province di Parma e Reggio Emilia”.
Di fronte ai vari tentennamenti e alle perplessità di alcune forze politiche come Europa verde e M5s, Pigoni è netta: “Basta con chi fa del NO a tutto il proprio mantra.
Ritengo che, senza preclusioni ideologiche, si debba anzi prendere in seria considerazione ì l’ipotesi che la Diga di Vetto, oltre ad essere un bacino di acque, possa essere utilizzata in futuro anche per produrre energia elettrica pulita”.
“Credo che di fronte alla crisi potenziale di un settore come quello agricolo – conclude Pigoni – e di fronte alle difficoltà che molti altri comparti produttivi continuano a segnalare, i temi delle infrastrutture e dell’energia debbano essere al centro della nostra azione. Dobbiamo prendere in esame ogni opportunità, cercando di contemperare i sacrosanti obiettivi di sostenibilità con le esigenze di sopravvivenza che ha chi fa impresa ad ogni livello”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]