Martedì primo dicembre, durante una riunione a Palazzo Chigi alla quale ha partecipato anche il presidente del consiglio Giuseppe Conte, il ministro della salute Roberto Speranza ha illustrato ai capigruppo della maggioranza le fasi del piano vaccini per il nuovo coronavirus.
Secondo fonti di maggioranza, saranno 202 milioni le dosi di vaccino anti-Covid disponibili entro il primo trimestre del 2021, che consentirebbero di vaccinare poco più di 100 milioni di persone: in base alle conoscenze attuali, infatti, il vaccino ha bisogno di due somministrazioni per ciascun individuo per essere efficace. Il vaccino dell’azienda Pfizer arriverà tra il 23 e il 26 gennaio, e le dosi saranno destinate ai 300 punti individuati, che sono direttamente gli ospedali.
Confermata anche la lista delle priorità, che vedrà il vaccino destinato in primis alle categorie più esposte e più fragili, ovvero operatori sanitari e ospiti delle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali. Per quanto riguarda le fasce di età, avranno la precedenza gli ultra 80enni, e a seguire le fasce d’età inferiori, a partire dai 70enni e dai 60enni; poi via via tutti gli altri segmenti di popolazione, come ad esempio i lavoratori essenziali (compresi quelli della scuola).
Uno degli obiettivi è anche quello di non far coincidere l’eventuale terza ondata di contagi con la campagna vaccinale anti-Covid: per questo motivo è fermo il proposito del governo di non prevedere concessioni troppo ampie nel periodo delle festività natalizie e di fine anno, proprio per l’importanza strategica di continuare a far flettere verso il basso la curva epidemiologica, come sta peraltro avvenendo già da questi primi giorni di dicembre. Stando agli orientamenti dell’esecutivo, infatti, la campagna vaccinale sarebbe inizialmente su base volontaria, sostenuta da una campagna di informazione e di persuasione, nel tentativo di raggiungere l’immunità di gregge (traguardo fissato a quota 40 milioni di italiani vaccinati) senza dover imporre obblighi.
Le vaccinazioni di massa contro il virus Sars-CoV-2, secondo il piano messo a punto dal Ministero della Salute, avverranno utilizzando grandi spazi pubblici come palestre, fiere e altri spazi aperti. La distribuzione delle dosi sarà totalmente nelle mani dello Stato: la gestione sarà centralizzata e il vaccino sarà distribuito secondo decisioni mediche e scientifiche.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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