Il Piano strategico di valorizzazione del centro storico di Reggio presentato giovedì 20 marzo al teatro Ariosto dall’amministrazione comunale non convince le opposizioni cittadine.
“Prendiamo atto, ancora una volta, che il Pd preferisce fare spettacolo invece di risolvere i problemi della città”, ha commentato Alessandro Aragona, segretario provinciale reggiano di Fratelli d’Italia: “Perché quello al teatro Ariosto altro non è stato che un roboante show televisivo a spese dei cittadini ma senza alcuna novità. Le tasse dei reggiani andrebbero investite in servizi e sicurezza, invece il sindaco Massari e la sua giunta preferiscono fare teatro. Stiamo assistendo a una campagna elettorale continua, che nasconde i problemi della città dietro a una vetrina che nulla ha da offrire”.
“Dallo show di ieri, dove l’assessore Bondavalli faceva più la giornalista che l’assessore, non è uscito nulla”, secondo Aragona: “Nulla sulle criticità del centro storico, nulla sul recupero e la riqualificazione degli spazi, nulla di concreto sullo scottante e urgente tema della sicurezza. Nessuna idea culturale e turistica, nulla sulla valorizzazione e il rilancio del brand Reggio Emilia città del Tricolore. Reggio merita di meglio di uno spettacolo fatto di lustrini e paillettes per nascondere dietro le quinte i problemi del centro storico: sarebbe stato meglio risparmiare i soldi di un evento a scopi propagandistici. Ancora una volta la continuità tra Vecchi e Massari è chiara: spendere i soldi dei reggiani per fare campagne elettorali. Basta show, è ora che il Comune affronti i problemi reali della città”.
Il piano di accessi al centro storico “è lacunoso e superficiale”, ha aggiunto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Mattia Marziani: “Tacere sulla decisione di mettere a pagamento il parcheggio Cecati e sul mancato recupero del parcheggio dell’ex Gasometro, non esplicitare le tempistiche per il recupero, anche gestionale, della Zucchi, come chiesto dall’interrogazione di Fratelli d’Italia, calare un grave silenzio sull’espansione del parcheggio ex Caam vuol dire prendere in giro i cittadini, non avere una visione complessiva reale e mancare di una concreta attuazione dei progetti. L’unica novità è un Festival del centro storico, peraltro proposto dall’associazione dei commercianti e non dal Comune. Nebulosa anche l’idea di un presidio sociosanitario in piazza Prampolini, di cui non ci è stato spiegato nulla: né cosa sarà, né come funzionerà”.
Critico anche Alessandro Rinaldi, consigliere comunale e segretario cittadino della Lega: “Dispiace purtroppo rilevare come gli annunci dell’amministrazione comunale non abbiano saputo confermare le aspettative, in quanto nel progetto annunciato di rilancio del centro storico c’è davvero ben poco e i reali problemi dell’esagono non vengono minimamente sfiorati. Questi interventi dovrebbero, a giudicare dai nostri amministratori, rivoluzionare il centro storico e proiettarlo su un nuovo piano di attrattività sociale e commerciale. I tanti e gravi problemi del centro storico, su tutti la sicurezza, un’emergenza quotidiana, e la desertificazione commerciale, non sono minimamente oggetto di risoluzione nel futuro programma di rilancio del centro”.
Così come, secondo Rinaldi, “non è stato in alcun modo affrontato il tema della carenza dei posti auto, degli effetti catastrofici, testimoniati dalla chiusura di innumerevoli negozi e attività, della zona a traffico limitato su via Emilia Santo Stefano e corso Garibaldi, per non parlare della messa a pagamento del parcheggio di via Cecati, che metterà ancora più in ginocchio l’esagono e che disincentiverà ancora di più la sosta dei cittadini in centro. Insomma, ancora una volta l’amministrazione comunale, in perfetta sintonia con la precedente, sembra non avere consapevolezza dei troppi e gravissimi problemi che affliggono il nostro centro storico da molti anni a questa parte”.
“Si preferisce intervenire con un presidio sociosanitario che, per l’amor del cielo, è sempre un’opera positiva, ma di certo non una priorità e non un’esigenza impellente per il centro. È stata annunciata, senza particolari dettagli, una ‘maxi riqualificazione della Caserma Zucchi’, anche se forse più che di un massiccio intervento strutturale, che comporterà l’esborso di milioni e milioni di euro di soldi pubblici, in realtà avrebbe solo bisogno di un abbassamento delle tariffe, a oggi troppo alte per le tasche dei cittadini reggiani, e di una messa in sicurezza con illuminazione adeguata, videosorveglianza e controllo della sicurezza all’interno dell’area”.
Insomma, ha concluso Rinaldi: “Un rilancio solo a parole, nei fatti siamo di fronte a ennesime misure inefficaci e che non cambieranno le sorti del centro storico, avviato sempre più verso un declino inesorabile e una desertificazione sociale e commerciale a cui le varie amministrazioni comunali a guida Pd non hanno mai saputo dare efficaci risposte”.
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