Piacenza, ex tenente colonnello dell’Aeronautica si posta con la divisa da SS

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“Sinistrorsi vi aspetto”, poi tre cuoricini e una foto scattata in cucina di casa con aria minacciosa e occhi puntati dritti sull’obbiettivo. Ma soprattutto con indosso una divisa da capitano delle SS naziste, con tanto di svastica al braccio e croce di ferro sul taschino.

Così si è mostrato ieri per qualche ora su facebook (dopo una conversazione telefonica con il direttore del quotidiano Libertà ha infatti rimosso il post) il tenente colonnello dell’Aeronautica Giovanni Fuochi, piacentino, oggi in pensione, dal 1998 al 2001 in servizione nella base militare di San Damiano nel periodo delle missioni dei Tornado che da Piacenza partivano per l’ex Jugoslavia, nel 2022 candidato con Fratelli d’Italia al Consiglio comunale (dove ottenne però apepna 41 preferemze). Inevitabile la polemica e il rimbalzare della notizia dal quotidiano di Piacenza sulla stampa nazionale.

Alla Libertà Fuochi ha provato a spiegare le regioni della sua ‘geniale’ idea: «Colleziono uniformi e volevo dire “sveglia”, un po’ come Roberto Vannacci. Quella che indosso è una divisa originale, fa parte della mia collezione di uniformi e di una storia brutta, che però c’è. Ne ho un’altra, è di un colonnello scozzese della Royal Air Force. Stanno l’una accanto all’altra… Riconosco la legittimità del turbamento e mi dispiace. Ho voluto buttare il sasso nello stagno… Non sono un nostalgico e non ho nemmeno l’età per combattere certe cose. Mi duole però vedere l’Italia inginocchiata davanti a certe cose che a me non piacciono».

Prima di rimuovere il post, nei commenti Fuochi aveva tra l’altro scritto in risposta ad altri utenti: “devi vedere l’intera uniforme: stivali e pistola Luger L8 compresa”, “se mi dessero un po’ di spazio vedresti come spariscono gli Lgbt e coglioni vari”, “Sono fascista e ne sono orgoglioso, chi si professa democratico è di gran lunga più intollerante di me”.

Arruolato in Aeronautica Militare nel 1982, paradossalmente – tra i vari incarichi – Fuochi ha ricoperto anche quelli di addetto alla Sezione Pubbliche relazioni del Comando 1ª Regione e di capo Sezione Personale e addetto stampa del Comando delle Forze da combattimento. Durante la carriera è stato insignito con queste onorificenze: Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, Medaglia Mauriziana al merito per 10 lustri di carriera militare, Medaglia d’oro al merito di lungo comando, tre Medaglie Nato rispettivamente per i servizi resi in relazione alle operazioni nella ex Yugoslavia, nel Kosovo e per Unified Protector in Libia.



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