Editoriale. Perché Iori non si dimette

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Il signor Matteo Iori, 107.640 euro di indennità lorda annuale per dare la parola ai consiglieri comunali in sala Tricolore, è riuscito a trascinare perfino il sindaco Massari nella disgraziata vicenda del ristorante di Coviolo da lui attaccato pubblicamente per non avere cacciato dal locale un cliente causa maglietta sgradita. Promette addirittura un ritorno al ristorante come fosse un premio per i titolari, i quali ne farebbero volentieri a meno, visto il disastro mediatico che li ha coinvolti. Una figura di guano dietro l’altra.

Iori è unfit, inadatto a occupare un incarico istituzionale. Se avesse una coscienza si farebbe da parte, ma senza la politica 540mila euro in cinque anni non li vedrebbe nemmeno da Plutone.




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