Riguardo la mia posizione nell’inchiesta Octopus di cui scrive oggi la Gazzetta di Reggio, rendo noto che l’accusa rivoltami è avvenuta in seguito a un tentativo di estorsione ai miei danni da parte del signor Marco Gibertini, poi condannato a nove anni e mezzo di carcere per concorso in associazione mafiosa.
Non ho mai utilizzato nella società di cui ero amministratore false fatture. La contabilità è sempre stata gestita dalla mia commercialista, che ha regolarmente controllato fattura per fattura.
La sola cosa che mi rimprovero è di avere concesso fiducia e collaborazione professionale a un personaggio che non lo meritava. La condanna a nove anni e mezzo, peraltro, è indicativa della personalità del soggetto che mi ha accusato. Sono certo che un eventuale processo accerterà i fatti e la correttezza del mio operato.
Occorre essere pronti anche a queste disavventure. Ma non bisogna lasciarsi scalfire. Forza Nicola!
Nessun dubbio sulla onestà intellettuale e professionale del Direttore.
Piena solidarietà da parte mia.
A. Lugli