Matteo Renzi lo ha postato su Facebook: "Mi dimetto da segretario del PD come è giusto fare dopo una sconfitta. Ma non molliamo, non lasceremo mai il futuro agli altri". L’ex segretario del Pd ha risposto a un messaggio di Barack Obama e a un suo giovane simpatizzante, spiegando cosa intende fare nel prossimo futuro.
"Ho ricevuto email bellissime in questi giorni. Mi scuso se non riuscirò a rispondere a tutti uno per uno come vorrei.
Paolo però merita un’eccezione. È un ragazzo molto giovane, straordinario, che combatte contro la SLA. L’ho conosciuto 10 mesi fa a Milano, durante un incontro con Barack Obama.
Mi ha scritto questa lettera:
Caro Matteo, in questi giorni non faccio altro che pensare a te. Ma perché ti sei preso delle responsabilità che tu non hai? Ricordati che sin da quando iniziamo a fare i primi passi, CADIAMO PERCHÉ DOBBIAMO IMPARARE AD RIALZARCI, quindi fai un favore a te in primis, ma poi fallo per le persone che ti stimano, che credono in te, fallo per me e per tutti i Paolo d’Italia, fallo per chi vuole un futuro. NON MOLLARE E RITIRA LE DIMISSIONI. Ti autorizzo a divulgare questo mio messaggio. Guai a te se la dai vinta a quei franchi tiratori dei finti amici, che pur di fare un dispetto al comandante della nave, hanno forato lo scafo, dimenticandosi che c’erano a bordo anche loro. Fai pulizia in casa, caccia via chi non ti merita e poi vedrai. MA QUALE INSEGNAMENTO VUOI DARMI COL TUO GESTO, io ho 20 anni, la sla mi ha lateralmente divorato, sono immobile, parlo e respiro a fatica. Sto malissimo, ma CAZZO io non mollo. Adesso è venuto il momento di tirare fuori le palle. Lascia che i 5 stelle si alleino con chi vogliono loro, sono destinati al fallimento perché non hanno basi e allora vedrai sarà il tuo momento e tutti si renderanno conto chi sei realmente. Un abbraccio Paolo.
Ecco la mia risposta.
Caro Paolo, io non mollo. Mi dimetto da segretario del PD come è giusto fare dopo una sconfitta. Ma non molliamo, non lasceremo mai il futuro agli altri. E quando penso che in Italia ci sono persone come te, innamorate della vita e talmente coraggiose da non aver paura di sfidare malattie devastanti, ti dico che sono orgoglioso di averti conosciuto. E di lottare insieme a te. Abbiamo perso una battaglia, caro Paolo, ma non abbiamo perso la voglia di lottare per un mondo più giusto. Lo faremo insieme, con il nostro sorriso e con la nostra libertà. Io non mollo, ma soprattutto non mollare tu! Ti abbraccio e ti voglio bene, Matteo".
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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