Mercoledì 24 marzo il presidente del consiglio Mario Draghi, durante un intervento in Senato, ha annunciato che l’obiettivo del governo è quello di riaprire le scuole subito dopo Pasqua (anche in zona rossa), almeno per quanto riguarda le primarie e le scuole dell’infanzia.
Una dichiarazione accolta con soddisfazione, tra gli altri, anche dal Pd reggiano: “Pianificare la riapertura delle scuole è un dovere politico e morale a cui ci chiama il futuro del nostro Paese”, ha detto la segretaria provinciale Gigliola Venturini. “La scuola per noi è il più importante esercizio democratico, è il principale strumento di lotta alle disuguaglianze, è il luogo della costruzione del pensiero critico e libero. La pianificazione della ripresa non è solo un aspetto organizzativo, ma è una necessità democratica, non per niente nelle vaccinazioni è stata data priorità agli insegnanti”.
Le scuole, ha proseguito Venturini, “devono riaprire il prima possibile, perché in questo anno il prezzo pagato dai bambini, dai ragazzi e dalle famiglie è stato altissimo. Ci riconosciamo, dunque, nelle priorità espresse da Draghi: vaccinare i più fragili e pensare alla ripresa scolastica. Ci convincono anche le intenzioni espresse dal ministro Bianchi sulla riapertura in sicurezza: tampone rapido per tutti gli alunni il primo giorno e test ripetuto ogni settimana, così da tracciare puntualmente la diffusione del contagio e in caso di positività procedere con il tampone molecolare a tutta la classe. L’obiettivo è creare una sorta di bolla per proteggere gli alunni, i loro contatti e anche i docenti, visto che non tutti sono stati vaccinati”.
Per il Pd reggiano in particolar modo “è urgente riprendere le lezioni in presenza per le scuole d’infanzia e per le elementari. È un’urgenza anche sociale: le difficoltà delle famiglie e soprattutto delle donne sono aggravate dalla chiusura dei servizi e occorre dare loro un orizzonte di normalizzazione. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a un leggero miglioramento dei contagi e il piano vaccinale sta conoscendo un’evidente accelerazione, dunque dopo Pasqua potremmo avere condizioni favorevoli per la ripresa e le amministrazioni e le scuole della nostra provincia sono pronte a cogliere l’opportunità. Siamo orgogliosi di poter rivendicare un sistema amministrativo e scolastico tra i primi in Italia e a loro va un sincero ringraziamento per il lavoro svolto nell’ultimo anno”.
Ma “un minuto dopo averle riaperte – ha aggiunto Venturini – dobbiamo progettare le scuole del futuro prossimo, investire in uomini, mezzi e idee; purtroppo il nostro Paese si ostina sciaguratamente a rimanere tra gli ultimi in Europa per investimenti in istruzione. Il Partito Democratico è impegnato per invertire questa tendenza e destinare il 5% del Pil alla scuola è la base del rilancio per intervenire in modo deciso sull’edilizia scolastica, sull’organizzazione della didattica, dei trasporti, dei tempi del lavoro e della scuola stessa. Per la ricostruzione del Paese ci piace l’idea della politica Enea, che sa prendersi cura del fragile padre Anchise, ma che sa accompagnare per mano il figlio Ascanio”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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