Pd, Nardella non scende in campo. Bonaccini: incontriamoci

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Il sindaco di Firenze Dario Nardella è andato cauto: “Dipende da come affrontiamo questo congresso, perché se lo scopo è una resa dei conti, il rischio di una scissione c’è. L’atto finale sarà a febbraio e da qui a febbraio diamoci una sistema di valori condivisi”.
E riguardo alle voci che lo vogliono in campo come terza opzione fra Stefano Bonaccini ed Elly Schlein, precisa: “Non sono una terza via fra Bonaccini e Schlein”.

Queste parole hanno richiamato l’interesse di Stefano Bonaccini: “Sono assolutamente interessato ai contenuti usciti da ‘Idea Pd’ a Roma. Ho chiesto a Dario Nardella di vederci già nei prossimi giorni per discutere insieme e amalgamare proposte e istanze che vengono dai territori e dalle competenze che gravitano nel campo democratico. Il confronto tra noi è stato intenso in questi mesi e soprattutto in queste settimane. Vedo una sinergia e una sintonia che può essere utile al Pd a prescindere dalle candidature”.

L’unione di intenti che potrebbe nascere tra Nardella e Bonaccini, potrebbe essere una buona spinta per il governatore dell’Emilia-Romagna nel duello che si profila con la sua ex vice in Regione, Elly Schlein.

Una sinergia che potrebbe configurarsi come un sostegno da parte del sindaco al governatore? E’ presto per dirlo, ma di casi simili la storia del Pd è piena. Tanto che anche l’iniziativa Coraggio Pd, messa in campo dal capodelegazione dem, Brando Benifei, è letta sotto questa luce da fonti parlamentari dem che vedono in quella di Benifei, come in quella di molti altri giovani dirigenti dem, una “mozione generazionale” a sostegno di Elly Schlein.