Nella sala grande circolo Pigal non ci sono sedie vuote alle 13 quando Elly Schlein, candidata alla segreteria del Partito Democratico, entra tra gli applausi dei 250 che sono arrivati da tutta la provincia per ascoltarla. Ad accoglierla con un abbraccio ci sono, la consigliera regionale Roberta Mori, l’ex parlamentare Pd Antonella Incerti, l’assessore Lanfranco De Franco, il sindaco di Albinea Nico Giberti e la consigliera comunale Marwa Mahmoud, promotori del comitato provinciale “Parte da Noi” insieme a Riccardo Ghidoni. Sul palco con Elly oltre a questi salgono i sindaci di Campegine, Alessandro Spanò, e di Castelnovo Sotto, Francesco Monica. In platea c’è il consigliere regionale Federico Amico, compagno di avventura della ex vice presidente della Regione, alle elezioni del 2020.
“Saremo la vera sorpresa di queste primarie, lo vedo dall’entusiasmo negli occhi delle persone, di tanti nuovi iscritti che si stanno iscrivendo, di tanti giovani si stanno avvicinando per la prima volta, dell’associazionismo che si riaffaccia: è un ricongiungimento familiare”, dice, la candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein che nel suo intervento durato quasi un’ora fa risuonare uno dopo l’altro i punti fermi della sua campagna: lavoro, uguaglianza sociale e giustizia ambientale. “Mentre lottiamo per il salario minimo – dice – per il congedo paritario, lottiamo anche per i diritti alla nuova cittadinanza di chi è nato e cresciuto in Italia e ha diritto di sentire questa come casa, anche dopo quella pagina bieca di un applauso che ha affossato una legge contro l’odio come il dl Zan che è il minimo sindacale in tutto il resto d’Europa. Per noi queste sfide sono ugualmente importanti, come quella climatica: siamo un paese che non fa i conti con la sua fragilità, rispetto agli eventi climatici estremi che colpiscono economia, agricoltura, persone, infrastrutture. Dobbiamo avere l’ambizione di cambiare un modello di sviluppo che sta devastando il pianeta e impoverendo le persone”.
E ancora sul lavoro: Con i salari che si sono abbassati, noi dobbiamo innanzitutto riparare agli errori che sono stati fatti in questi anni, dobbiamo avere l’umiltà di riconoscere gli errori che hanno prodotto fratture profonde. Errori che hanno fratturato il nostro rapporto con il mondo del lavoro: il jobs act è stato un errore ed è stato un errore liberalizzare i contratti a termine”.
Lasciato il circolo di via Petrella, le tappe reggiane di Schlein hanno tutte un alto valore simbolico. In piazza Martiri del 7 luglio, davanti alla stele che ricorda i morti di Reggio Emilia incontra Silvano Franchi, fratello di Ovidio. Lascia una rosa rossa, poi va al poligono di tiro dove c’è Antenore Cervi a raccontare l’eccidio nazifascista che colpì la sua famiglia 80 anni fa.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]