“Il Partito democratico deve diventare più tonico, un po’ più in salute. Se divento segretario il primo impegno che sento di avere è un nuovo gruppo dirigente, perché dopo troppi anni di sconfitte a livello nazionale bisogna cambiare”: è quanto ha detto Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria nazionale del Pd.
“Bisogna tornare più popolari, dobbiamo avere una classe dirigente che stia di più nei territori, a contatto con la gente”, ha aggiunto Bonaccini: “perché il Pd possa riconquistare territori perduti sarebbe “utile che cambi anche il vento nazionale e che quindi torni a gonfiare le nostre vele. Oggi non è così”.
“Chiunque diventi segretario non avrà davanti momenti facili, ci sarà da lottare. Ma adesso abbiamo un po’ di anni davanti, la destra ha vinto nettamente e governerà e quindi c’è tutto il tempo per rilanciare”, ha ammesso. “La prima prova nazionale come base elettorale di tutto il paese saranno le Europee tra un anno e mezzo – ha ricordato – Se posso permettermi chiederei agli amici dei 5 Stelle e al Terzo polo di fare un po’ più di opposizione al governo Meloni piuttosto che al Pd tutti i giorni, perché così si potrebbe provare a recuperare un po’ di alternativa da indicare già agli elettori al di là delle alleanze che si faranno”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]