Che fosse il trionfo dell’improvvisazione, lo avevamo scritto fin dall’inizio. Ora – purtroppo per i fans, stremati in tutto il mondo da due settimane di annunci, rinvii, ri-annunci, ri-rinvii – è ufficiale: il concerto di Ye (già Kanye West) alla Rcf Arena Campovolo di Reggio Emilia è stato semplicemente una leggenda metropolitana.
A quattro giorni dal presunto evento che nessuno ha mai capito non solo quando fosse, ma anche cosa diamine fosse (un concerto? un listening party magari in diretta streaming mondiale?), con ancora nessuno straccio di biglietto messo in vendita la Prefettura – unico protagonista, in questo penoso tormentone, a essersi comportata con serietà – ha annullato la riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che domani, martedì, avrebbe dovuto occuparsi dell’evento-fantasma solo ipotizzato dapprima per il 13, poi formalmente richiesto per il 20, poi per il 27 ottobre.
Tutto il resto, il presunto sopralluogo alla Rcf Arena dello stesso West (o di un consulente spirituale che avrebbe verificato l’assenza di demoni al Campovolo), la presunta raffica di richieste di stanze di albergo e di auto con i vetri oscurati per Ye, la sua crew e i fantomatici ospiti Vip, è stata solo un’enorme illusione. O – per voi che l’avete letta e per noi che ve l’abbiamo raccontata, per tutti quelli che hanno criticato o difeso il discusso rapper accusato di filonazismo, varie ed eventuali – una enorme perdita di tempo. Come per gli operai che in men che non si dica hanno prima montato e poi smontato il palco, se non altro confermando come l’Arena sia comunque in grado di affrontare un evento di tale portata anche con scarso preavviso (a proposito: la fattura per montaggio e smontaggio chi la paga?).
Bye bye Ye, dunque. Chi vuole, può consolarsi con i biglietti dei Rammstein: veri, con tanto di prezzo e possibilità di acquisto su Ticketone pur se a nove mesi dal concerto. Perché, come direbbe il saggio Boskov: concerto è quando vendere biglietti…
Mai articolo fu meglio scritto.