Green pass, Cgil: si prosegue su strada sbagliata

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“Ancora una volta il Governo ha deciso di non decidere, scaricando sulle spalle dei lavoratori oneri e responsabilità che lo Stato non vuole assumersi”. Così la Filcams Cgil di Reggio Emilia sul Decreto che dovrebbe essere firmato a breve dal Presidente del Consiglio e che prevederà nuove norme per l’accesso a molte attività esclusivamente con Green Pass.

L’esenzione dall’obbligo di Green Pass, ad esempio, per l’acquisto di beni di prima necessità consentirà a tutti i clienti di entrare in un supermercato per fare la spesa alimentare – spiega il sindacato – ma se quello stesso cliente deciderà di mettere nel carrello un prodotto non considerato di prima necessità, ecco che allora dovrà avere la certificazione verde, prevedendo che l’onere del controllo ricada sui datori di lavoro i quali, a loro volta, faranno ricadere questo onere sui dipendenti delle attività commerciali. Allo stesso modo riguardo ai Centri commerciali l’obbligo di Green pass non ci sarà per chi debba recarsi ad esempio in Farmacia ma saranno previsti controlli “a campione”: una procedura che appare di difficilissima applicazione”.

Secondo la Filcams il filo conduttore delle norme che si stanno susseguendo è quello di arrivare ad un obbligo vaccinale “di fatto”, senza assumersi la responsabilità politica di renderlo esplicito e per tutta la popolazione del Paese. Ad oggi, infatti, tale obbligo, previsto esclusivamente per gli over 50, prevede comunque che le sanzioni più rilevanti ricadano sui lavoratori dipendenti che, se non vaccinati, restano sospesi dal lavoro senza retribuzione.

“Per tutti gli altri, invece, vige una sanzione assolutamente risibile di 100 euro una tantum, riconfermando quindi l’impostazione del Governo che fa ricadere sui datori di lavoro il potere “sanzionatorio”. Un approccio con il quale si ammette implicitamente di non essere in grado di effettuare i controlli e riscuotere le sanzioni – conclude la Filcams reggiana – Si continua nel solco di una strada sbagliata, che divide anziché unire, che genera confusione anziché prevedere norme chiare ed applicate per tutti. Crediamo Il governo Draghi debba assumersi la responsabilità di decidere e salvaguardare il diritto al lavoro e alla salute attraverso una legge per l’obbligo vaccinale per tutta la popolazione. Questa è, ad oggi, l’unica strada per alleggerire le terapie intensive, ridurre i casi gravi, tutelare i soggetti fragili e rendere più vicina la ripresa di una vita “normale” per tutti”.