La Guardia di Finanza, su delega della procura di Parma, ha eseguito un importante sequestro patrimoniale nei confronti di un’impresa edile parmigiana (ora in fallimento) gestita tramite un prestanome da un imprenditore di origini campane già gravato da numerosi precedenti penali. Le indagini sono scattate dopo il ritrovamento, nel corso di una perquisizione eseguita all’interno del garage di un’abitazione, di gran parte dell’impianto contabile della società di costruzioni.
Dai successivi accertamenti è stato possibile accertare come l’impresa avesse omesso di dichiarare oltre 1,3 milioni di euro di elementi positivi di reddito complessivi, rendendosi peraltro responsabile anche di indebite compensazioni di vari tributi con crediti Iva inesistenti. Una condotta che ha portato a numerose fattispecie penali-tributarie contestate ai tre responsabili, i due amministratori di diritto della società e l’imprenditore campano.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Parma, su richiesta della procura, ha disposto inoltre il sequestro preventivo (finalizzato alla confisca per equivalente) delle disponibilità finanziarie della società e di quelle riconducibili all’imprenditore fino all’ammontare dei tributi evasi, pari a oltre 833mila euro.
I militari hanno così proceduto al sequestro di quattro immobili situati nel territorio dei comuni di Fontevivo (in provincia di Parma) e di Perugia, risultati appartenenti all’imprenditore campano, e al blocco delle partecipazioni societarie a lui intestate: operazioni che nel complesso hanno consentito al momento di sottoporre a sequestro beni per un valore stimato di circa 350mila euro.
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Ma i commercianti vorrebbero lavorare tutto l' anno...o no?
ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]
ho la quasi certezza che se un reggiano autocnono, prova anche solo a reagire come fanno spessissimo questi nostri nuovi amatissimi e alacri cittadini italiani,