Dalle ore 8 di questa mattina sono in servizio i 18 militari dell’operazione Strade Sicure che sorveglieranno l’area circostante la stazione ferroviaria di Parma 24 ore su 24. Il presidio si compone di 15 unità operative più 3 con funzioni di comando e assicurerà il controllo continuo della stazione per 24 ore al giorno, grazie a 4 turni di 6 ore ciascuno, che vedranno impiegati 3 militari alla volta.
“Stamani sono andata personalmente a salutarli, a dar loro il benvenuto e a ringraziarli per questo presidio che vigilerà piazzale Dalla Chiesa garantendo la sicurezza dell’ingresso in stazione”, commenta la parlamentare parmigiana Laura Cavandoli esprimendo “grande soddisfazione per questo importante risultato chiesto e ottenuto dalla Lega grazie all’impegno del sottosegretario all’interno Nicola Molteni con il ministro Matteo Piantedosi”.
“Il presidio renderà la stazione di Parma di più facile fruizione per turisti, viaggiatori, studenti e pendolari che saranno incentivati a scegliere il trasporto ferroviario per raggiungere la città anche dalla provincia” afferma Patrizia Caselli, segretario provinciale Lega.
“Unisco il mio benvenuto al presidio fisso dell’esercito in stazione e ringrazio la deputata Cavandoli per l’impegno profuso per realizzare questo risultato per una infrastruttura fondamentale della città. Ora le battaglie della Lega per la sicurezza a Parma continuano per le altre zone problematiche della città” aggiunge Paola Zanichelli, segretario Lega sezione cittadina.
“L’esercito in stazione dà un importante segnale della presenza dello Stato sul territorio e crediamo non sia un caso che stamattina il presidio fosse appostato proprio davanti al busto del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, che per lo Stato e la lotta alla criminalità impegnò tutta la sua vita fino all’estremo sacrificio” concludono le leghiste.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]