Si sono concluse le selezioni degli allievi che, dall’8 novembre 2023 al 31 ottobre 2024, frequenteranno la III edizione del Corso di Alta Sartoria “Dal segno alla nascita di un sogno” dell’Accademia del Teatro Regio di Parma, diretto da Lorena Marin. Per la particolare qualità dei candidati, le selezioni si sono concluse con l’ammissione di 15 allievi, anziché 14 come inizialmente previsto dal regolamento, per il conseguimento da parte di due allievi di un punteggio a pari merito.
Hanno tra i 19 e i 35 anni, provengono da Veneto, Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Campania, Abruzzo: Emma Barigazzi, Martina Benerecetti, Gabriele Ciotola, Gaia D’Onofrio, Biancamaria Fornacelli, Arianna Frignani, Irene Grandi, Francesca Landra, Sara Mastaglia, Olga Piccolantonio, Kimberly Risari, Alice Sgarbi, Sofia Giulia Tarabusi, Veronica Volpe, Giulia Zaffino si preparano a trascorrere un anno al Teatro Regio di Parma sotto la guida dei migliori costumisti teatrali e professionisti della moda, dello spettacolo e delle industrie creative.
Nelle 1200 ore ripartite tra lezioni e project work, gli allievi potranno così per acquisire le tecniche, gli strumenti e le conoscenze di un professionista del taglio e della confezione di abiti, cappelli, accessori, maschere per l’opera, il balletto, il cinema, la televisione. Taglio storico, confezione, moulage, tecniche di tintoria, elaborazione costumi e gioielli, ricamo, modisteria sono solo alcune delle materie del corso, a cui si aggiungono elementi di storia del costume, storia dell’opera e del balletto, storia del teatro, sociologia, contrattualistica, illuminotecnica, merceologia.
Foto Roberto Ricci
Fase conclusiva del percorso, le 300 ore di project work da svolgersi presso istituzioni, festival, imprese sartoriali nazionali ed europee offriranno agli allievi l’occasione di mettere in pratica le competenze acquisite durante le lezioni. Sono già molte le realtà che hanno ospitato gli allievi delle passate edizioni: la Sartoria del Teatro Regio di Parma, l’Atelier Pietro Longhi, l’Atelier Nicolao, Corte 27 srl, Sartoria Low Costume srl, Ricamificio Simonetta Cesarini, Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago, Associazione Arena Sferisterio – Macerata Opera Festival, Fondazione Paolo Grassi Onlus, Festival della Valle d’Itria, Wexford Opera Festival, Fondazione Teatro Lirico di Cagliari, Opera On Ice srl, FAENZ’a Teatro e Danza.
Al termine del percorso formativo, molti allievi hanno avuto inoltre la possibilità di svolgere attività lavorativa, oltre che al Teatro Regio di Parma, presso il Teatro Comunale di Bologna, il Teatro Comunale di Modena, il Maggio Musicale Fiorentino, il Festival della Valle d’Itria, il Rossini Opera Festival, Aterballetto, l’Atelier Nicolao di Venezia e in diverse aziende private nel campo della moda, del cinema e della televisione.
“L’obiettivo del corso – spiega Lorena Marin, ideatrice e direttrice didattica del Corso – è di formare professionisti nel campo della sartoria non solo teatrale, ma in generale a servizio delle imprese creative. Sono tantissimi, infatti, gli ambiti in cui il costume ha una valenza rilevante o addirittura fondamentale, dal cinema alla pubblicità, dallo sport alla televisione, dalla danza al web. Vogliamo dunque formare professionisti che abbiano una buona conoscenza dei materiali, delle tecniche di sartoria, di storia e sociologia del costume e di tutte le discipline del mestiere, con un particolare focus su tecniche quali il moulage e il ricamo, proprie della haute couture; professionisti che sappiano progettare cartamodelli, sagomare e confezionare capi. Il percorso di formazione sarà completato da approfondimenti legati alla storia dell’opera e dei personaggi teatrali, interfacciandosi con le figure professionali che concorrono alla creazione e alla produzione di uno spettacolo, fino ad acquisire nozioni relative alla gestione economico-organizzativa di un reparto di sartoria e alla relativa contrattualistica”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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