I finanzieri del comando provinciale di Parma, nell’ambito dell’intensificazione dei controlli finalizzati al rispetto della disciplina antiriciclaggio, hanno ispezionato un “compro oro” non autorizzato.
I militari hanno individuato una gioielleria con sede nel centro cittadino che svolge l’attività di reseller di orologi usati di note maison del lusso, peraltro ampiamente pubblicizzati su un sito internet dedicato.
Nel corso delle attività ispettive, i finanzieri hanno rinvenuto all’interno dell’esercizio commerciale ed esposti per la vendita, 16 beni preziosi usati, tra orologi di lusso e gioielli, in relazione ai quali non venivano esibite le necessarie autorizzazioni per il relativo commercio.
In particolare, la gioielleria avrebbe esercitato l’attività di “compro oro” in modo abusivo, in quanto avrebbe operato in assenza della prevista iscrizione nell’apposito registro tenuto dagli Agenti e mediatori.
La normativa di riferimento ha istituito registro prevedendo l’iscrizione obbligatoria a tutti gli esercenti, comprese le gioiellerie, che intendono effettuare operazioni di acquisto e rivendita di oggetti preziosi usati in oro o altri metalli preziosi.
L’impianto normativo, a completamento della legislazione antiriciclaggio, persegue la finalità di garantire la tracciabilità alle operazioni di cessione di beni preziosi e di identificare la clientela, con l’intenzione di impedire che il settore sia utilizzato per finalità illecite.
I beni preziosi usati, posti in vendita all’interno dell’esercizio commerciale, per un valore di oltre 700.000 euro, sono stati sequestrati e il titolare della gioielleria denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di esercizio abusivo dell’attività di compro-oro.
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