Ciac sta lavorando per garantire una accoglienza dignitosa alle famiglie afghane, spesso con figli piccoli al seguito, arrivate a Parma nei giorni scorsi. La priorità di questo momento è dare una risposta immediata ai bisogni materiali di queste famiglie e, allo stesso tempo, provare a costruire un futuro di integrazione in dialogo continuo con le amministrazioni comunali e con le altre realtà coinvolte.
I FINANZIAMENTI – Queste famiglie sono arrivate direttamente dall’Afghanistan con figli piccoli, senza nemmeno il necessario per sopravvivere. Ciac – insieme ad Asl, Protezione civile e Croce Rossa – è intervenuto con i propri operatori e mediatori per garantire un approvvigionamento di beni di prima necessità. Ma è solo l’inizio: perché queste persone possano avere una reale garanzia di accoglienza e vedere riconosciuti i loro diritti non bisogna aspettare. Questo impegno vale anche per i tanti altri rifugiati, bloccati lungo la rotta balcanica o che in questi mesi sono riusciti a fuggire dal regime afghano.
Per sostenere questo lavoro è possibile fare una donazione diretta con la carta di credito sul sito www.ciaconlus.org o all’IBAN: IT 49 T 05018 02400 000010800803 specificando nella causale: “Emergenza Afghanistan”.
L’ACCOGLIENZA – Insieme al Coordinamento “Civiltà dell’accoglienza” e in collaborazione con diverse amministrazioni del territorio provinciale che si sono attivate subito e con forza, Ciac sta progettando una accoglienza integrata e diffusa, basta su piccole abitazioni all’interno del sistema pubblico SAI (Sistema di accoglienza e integrazione). La generosità e disponibilità dei cittadini, dell’associazionismo, del volontariato, della società civile – una disponibilità fondamentale in questo momento – non deve infatti e non può essere lasciata sola a sostituire lo Stato e le sue responsabilità. Accogliere quindi e accogliere subito, ma già pensando a tutto ciò che serve (scuola, sanità, formazione, lavoro, documenti) a questi rifugiati per integrarsi al meglio all’interno della società italiana.
La difficoltà più grossa è quella di reperire in tempi rapidi appartamenti o case adeguate a ospitare rifugiate e rifugiati afghani con nuclei numerosi. Invitiamo, quindi, cittadini/e, Associazioni, Cooperative, Fondazioni, Aziende, etc che hanno strutture a disposizione o informazioni a contattarci direttamente chiamando al centralino di Ciac allo 0521-502280 o scrivendo a associazione@ciaconlus.org.
SEGNALAZIONI E UN GRAZIE PARTICOLARE – Allo stesso tempo Ciac ha messo a disposizione i suoi servizi ai tanti afghani residenti nel nostro territorio per segnalare i famigliari che si trovavano bloccati in Afghanistan e che correvano rischi: in pochi giorni sono state segnalate al Ministero degli esteri oltre 280 persone.
Infine, Ciac rivolge un grazie particolare ai tanti che, a vari livelli, si stanno mobilitando per mantenere alta l’attenzione sulla questione afghana. In particolare, il nostro apprezzamento va ai tanti afghani che, con grande coraggio, hanno manifestato oggi in piazza Garibaldi, portando in piazza uno striscione che recitava: “Basta uccidere gli afghani, Basta finanziare la guerra, CORRIDOI UMANITARI SUBITO”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]