Si è perfezionato l’accordo fra Comune di Reggio Emilia, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Stu Reggiane spa e Unindustria Reggio Emilia per la realizzazione e l’apertura del quarto Polo universitario nel Parco Innovazione, nell’ambito dell’Area Reggiane.
L’insediamento – che ospiterà quattro corsi di studi, due già attivi e due nuovi, sarà dedicato al Digitale – da una parte sviluppa e struttura significativamente l’attività accademica di Unimore nella sede reggiana, dall’altra qualifica in maniera rilevante e prestigiosa la vocazione alla ricerca e all’osmosi fra saperi propria del Parco Innovazione, avvicinando ulteriormente imprese e Università.
La scelta dei nuovi ambiti di ricerca e insegnamento universitario che si insedieranno nel Parco Innovazione è strategica anche rispetto al tema occupazionale dei giovani: si stima che entro fine 2024 il mercato del lavoro italiano richiederà, in settori diversi e trasversali, 1.5 milioni di esperti con competenze digitali.
LA SEDE – La nuova sede universitaria troverà posto nel Capannone 15C, a seguito dell’intervento di recupero edilizio e funzionale dell’immobile, a fianco del riqualificato Capannone 18 sede di laboratori di ricerca di aziende private e start up d’impresa, adiacente al Capannone 17 in riqualificazione e a breve distanza dal Tecnopolo con laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico di Unimore e Crpa.
Nel Capannone 15C, verranno dedicati all’Università oltre 3.350 metri quadrati destinati ad ospitare 1.760 studenti.
Sono previsti:
9 aule per circa 1.000 posti (la più grande è in grado di ospitare fino a 288 studenti)
4 fra laboratori didattici ed aule informatica per 230 posti
2 sale studio ed open space da 120 posti
uffici amministrativi.
I CONTENUTI DELL’ACCORDO – L’accordo che ha portato alla costituzione del quarto Polo universitario è frutto di una collaborazione tra alcuni dei principali attori della città.
Complessivamente l’investimento ammonta a 9,9 milioni di euro, che il Comune di Reggio Emilia si impegna a sostenere acquistando la proprietà dell’immobile, attualmente in fase di riqualificazione a cura di Stu Reggiane spa.
Unimore si impegna invece ad acquisire l’usufrutto degli spazi per 29 anni a fronte del pagamento di un maxicanone iniziale da 1,4 milioni di euro e il pagamento di un canone annuale di 121.000 euro, pari a circa un terzo rispetto a quello sostenuto dal Comune (370.000 euro) per l’attivazione del mutuo necessario a coprire i costi di realizzazione.
Infine Unindustria Reggio Emilia si impegna a promuovere una raccolta fondi presso i propri associati con l’obiettivo di contribuire a sostenere i costi dell’ampliamento dell’offerta formativa garantendo fin da subito un impegno economico pari ad almeno 1 milione di euro.
L’Accordo è aperto all’adesione di ulteriori Enti pubblici e soggetti privati interessati a sostenere l’investimento formativo a servizio dell’intero territorio.
I TEMPI – I lavori di riqualificazione del Capannone 15C termineranno entro marzo 2023, mentre l’Università attiverà i corsi di studio per l’Anno accademico 2023-2024.
LA CRESCITA DI UNIMORE A REGGIO EMILIA – La sede reggiana dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, in soli dieci anni, ha raddoppiato i propri iscritti: è infatti passata dai 5.670 del 2010 agli attuali 11.470 studenti.
Le sedi principali sono:
Campus San Lazzaro, sede storica dell’Ateneo nella città, dedicata al Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria, Scienze agro-alimentari e Professioni sanitarie;
Palazzo Dossetti, con il Dipartimento di Comunicazione ed Economia;
Seminario, che ospita il Dipartimento di Educazione e Scienze umane.
Il nuovo Polo presso il Parco Innovazione, il quarto per Unimore a Reggio Emilia, sarà incentrato sulla sfida del Digitale ed ospiterà quattro corsi di studio:
Scienze e Tecniche psicologiche e Digital education, già attivi;
due nuovi: Analisi e Gestione dei dati per le imprese (laurea triennale) e Digital Automation Engineering (laurea magistrale).
HANNO DETTO – Oggi il quarto Polo universitario Unimore a Reggio Emilia è stato presentato alla stampa nella sede del Tecnopolo e successivamente è stata svolta una visita ai vicini cantieri in corso.
All’incontro hanno partecipato il sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi e il vicesindaco Alex Pratissoli, l’assessora a Educazione e Conoscenza con delega all’Università Raffaella Curioni; il prorettore per la sede Unimore di Reggio Emilia Giovanni Verzellesi; il presidente di Unindustria Reggio Emilia Fabio Storchi e il direttore generale Filippo Di Gregorio; l’amministratore delegato di Stu Reggiane spa Luca Torri.
“Il polo universitario del Digitale al Parco Innovazione è una splendida notizia per tutta la città – afferma il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi – Tiene assieme significati e valori diversi, che convergono: l’ulteriore arricchimento dell’offerta formativa del nostro ateneo, uno dei pochi in Italia in costante crescita; la riqualificazione di una ulteriore parte delle Reggiane, con funzioni che guardano al futuro; la contiguità e credo anche l’integrazione fra corsi per studenti e una serie di aziende, laboratori di ricerca, centri di sviluppo che – a partire dal Tecnopolo e proseguendo con i Capannoni 18 e 17 – hanno trovato e continueranno a trovare la propria collocazione in uno dei luoghi simbolicamente più paradigmatici dell’intera città. Voglio inoltre sottolineare come questo risultato sia stato possibile grazie, ancora una volta, a una collaborazione virtuosa che è ormai un marchio di fabbrica a Reggio Emilia e che ha visto istituzioni, privati e università capaci di confrontarsi nel segno del bene comune”.
“Unimore crede fortemente nel progetto del Polo dell’innovazione a Reggio Emilia – sottolinea il Magnifico Rettore Unimore, Carlo Adolfo Porro – in quanto riesce a contemperare due grandi obiettivi che, come Ateneo, ci siamo posti: il costante miglioramento dell’offerta didattica, entro una prospettiva di qualità e sostenibilità, e la promozione di strategie edilizie che rendano il nostro territorio sempre più attrattivo.
Sono certo che i nuovi corsi di studio che, insieme ad alcuni già esistenti, troveranno spazio in questo quarto Polo, sapranno rispondere appieno alle suddette istanze, riuscendo, inoltre, a promuovere il tutto in un’ottica di innovazione diffusa”.
“La cultura digitale – dichiara Fabio Storchi, presidente di Unindustria Reggio Emilia – si avvia a diventare la caratteristica distintiva delle organizzazioni capaci di competere nella quarta rivoluzione industriale. L’adeguamento e la diffusione delle conoscenze digitali diventano così fattore imprescindibile per l’intero Sistema reggiano, a cui Unindustria concorre con le sue imprese. In tale prospettiva, salutiamo con favore la realizzazione, nel Parco Innovazione, del quarto Polo universitario reggiano dedicato alla cultura digitale, per formare le competenze abilitanti e trasversali a tutti i settori industriali e favorire la crescita e lo sviluppo del sistema economico e sociale”.
“Il quarto Polo universitario alle Reggiane – dice Luca Torri, amministratore delegato di Stu Reggiane spa – rappresenta uno dei capisaldi del progetto del Parco Innovazione, ovvero quello di riunire in un unico luogo aziende, laboratori di ricerca, scuole di specializzazione e Università. Ora il Parco Innovazione rappresenta a pieno titolo una delle realtà più interessanti nel panorama nazionale in quanto può garantire la presenza stabile di tutti i soggetti deputati alla ricerca, all’innovazione e allo sviluppo economico. A fianco dello spazio dedicato all’Università verrà poi realizzato l’incubatore dedicato alle Start Up e all’Open Innovation gestito in modo collaborativo da Silk Faw e Fondazione Rei, per completare e dare piena attuazione alle attività di frontiera nei settori della transizione energetica e dell’automotive”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]