Parchi naturali e protetti aperti, chiusi rifugi

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E’ di nuovo possibile svolgere attività sportiva o motoria all’aperto e negli ambiti naturali come le aree protette (parchi e riserve) di montagna, collina e pianura, raggiungibili anche tramite spostamento con mezzi pubblici o privati, purché all’interno dello stesso territorio provinciale di residenza.

La cosiddetta “Fase 2” dell’emergenza sanitaria Covid-19 (DPCM del 26 aprile) ha dunque riaperto la possibilità di svolgere liberamente svariate attività, ben oltre i 200 metri dalla propria abitazione come previsto in precedenza, quali, ad esempio, escursioni, corsa, ciclismo, caccia di selezione, pesca sportiva, tiro con l’arco, equitazione (Ordinanza del Presidente della Regione Emilia-Romagna del 30 aprile). Confermata anche la possibilità di andare per boschi alla ricerca di funghi, attività assimilata totalmente a quella motoria.

L’Ente Parchi Emilia Centrale fa appello ai visitatori non solo a rispettare, ma anche a interpretare con responsabilità e buon senso le nuove norme, per evitare che il 18 maggio, anziché avere ulteriori aperture si rischino nuove chiusure. “Avere riaperto all’escursionismo, ad esempio, non deve significare trascorrere una giornata intera in montagna: si deve andare per il tempo necessario a svolgere l’attività sportiva o motoria e poi rientrare alla propria abitazione”, viene detto. “Serve poi adottare prudenza, soprattutto in montagna, svolgendo le attività in sicurezza. La speranza è che, attraverso i nostri buoni comportamenti in questo periodo, si possa guardare con fiducia all’apertura piena della nuova stagione”.

Viene ricordato che le attività sportive e motorie sono consentite solo in forma individuale (a meno che non si tratti di persone conviventi o con necessità di accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti), con autocertificazione e, in ogni caso, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.

Si comunica, infine, che le sedi dell’Ente Parchi, i Centri visita ed i punti informativi rimangono chiusi al libero ingresso del pubblico, ma si potranno contattare telefonicamente o tramite e-mail. Ancora chiusi, in base alle disposizioni governative, anche i rifugi montani.

Raccolta funghi. Con il via libera della Regione Emilia-Romagna alla raccolta dei funghi, assimilata all’attività motoria consentita dalle norme della “fase 2” dell’emergenza sanitaria in corso, sono disponibili i tesserini obbligatori per la raccolta dei funghi in tutta la provincia di Modena per la stagione 2020, gestiti dall’Ente Parchi Emilia Centrale. Per i non residenti, anche quest’anno c’è la possibilità di acquistare i tesserini giornalieri, settimanali e semestrali online, collegandosi al sito www.geoticket.it. In più, l’acquisto dei tesserini semestrali per i non residenti effettuato entro il 30 giugno (termine prorogato dall’originario 31 maggio) dà diritto ad uno sconto sul prezzo intero: 90 euro anziché 120.
Oltre alla versione digitale, al momento, stante la chiusura degli esercizi pubblici, per i residenti nei comuni montani i tesserini (annuali e giornalieri) possono essere acquistati soltanto nelle strutture aperte, il cui elenco è consultabile sul sito internet www.parchiemiliacentrale.it e, per quelli di pianura, tramite versamento sul c/c postale n. 1006620494 e successivo ritiro nelle sedi comunali di Carpi, Mirandola e Nonantola.
Come sempre, rispetto ai non residenti, i tesserini prevedono agevolazioni per i residenti nelle aree a parco e nei comuni montani, sia riguardo al costo del tesserino che ai periodi ed ai quantitativi di raccolta. Tutte le informazioni di dettaglio sulle tipologie di tesserini, costi, giornate di raccolta e quantitativi, possono essere reperite sul sito www.parchiemiliacentrale.it.
Per i proprietari di terreni che consentono la libera raccolta di funghi, l’Ente Parchi ha prorogato fino al 31 dicembre di quest’anno la validità delle convenzioni scadute a fine 2019. Ciò permetterà agli oltre 2.500 proprietari convenzionati del territorio montano modenese di poter ancora utilizzare i tesserini gratuiti rilasciati nel 2019, senza doversi spostare per stipulare una nuova convenzione e pagare un nuovo diritto di rilascio.