L’ex procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini, ormai prossimo alla pensione, sta valutando la possibilità di intentare una causa civile contro l’ex consigliere del Consiglio superiore della magistratura Luca Palamara, che nel libro-intervista del giornalista Alessandro Sallusti ha sostenuto che “negli ultimi dieci anni non c’è un solo magistrato di Cassazione, non un solo procuratore o procuratore aggiunto che non sia arrivato in quel posto grazie al “metodo Palamara”. Ognuno la chiami come vuole, ma sempre di lottizzazione tra correnti parliamo”.
Parole che non sono piaciute a Giovannini, nominato procuratore aggiunto a Bologna proprio nel decennio indicato da Palamara. Ricostruendo le vicende che portarono alla sua nomina, Giovannini in un colloquio con l’agenzia di stampa Ansa ha ricordato che la scelta cadde su di lui “molto semplicemente perché due magistrati più titolati revocarono la loro domanda; rimanemmo in tre aspiranti, tutti del mio ufficio e che per pura coincidenza non appartenevano a correnti né si attivarono per autopromuoversi. Essendo io il più anziano in ruolo, fui nominato all’unanimità. Questa è la semplice verità”.
L’aver invece fatto “da parte del dottor Palamara di ogni erba un fascio”, ha aggiunto Giovannini, “mi impone, non fosse altro per rispetto delle tantissime persone che mi conoscono e stimano, anche per essere rimasto sempre estraneo a qualsiasi tipo di lottizzazione correntizia, per usare le parole del dottor Palamara, di valutare insieme al mio legale, l’avvocato Riccardo Carboni, di intentare un’azione civile a tutela della mia reputazione e della mia storia professionale nei confronti del dottor Palamara”. Dalla causa sarebbe invece escluso Sallusti, “che si è limitato a riportare l’affermazione”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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