I vertici dell’azienda Ondulati Maranello hanno confermato l’addio all’Emilia-Romagna per trasferire la produzione nel mantovano, determinando così di fatto la rottura della trattativa presso il tavolo di salvaguardia occupazionale istituito dalla Regione Emilia-Romagna.
La decisione ha indotto il sindacato Slc-Cgil di Modena a proclamare per venerdì 21 maggio una prima giornata di otto ore di sciopero con presidio davanti ai cancelli dell’azienda, e ha fatto infuriare l’assessore regionale allo sviluppo economico e al lavoro Vincenzo Colla: “La Ondulati Maranello ha gettato la maschera. La decisione comunicata dal proprietario Bruno Zago, che ha scelto di abbandonare il territorio piuttosto che fare un investimento sulla città e su quei lavoratori che gli hanno dato tanto, facendo crescere l’azienda, è un comportamento inaccettabile”.
L’assessore regionale ha avuto parole molto dure: “Non abbiamo mai visto una società così inaffidabile dal punto di vista del comportamento. In questi mesi l’azienda ha avanzato scuse su scuse per non fare una trattativa seria. In Emilia-Romagna non siamo disposti a non avere relazioni leali e trasparenti. Faremo richiesta di convocazione di un tavolo di crisi al Ministero dello sviluppo economico, dal momento che il gruppo ProGest quotato in Borsa – di cui Ondulati fa parte – ha diverse sedi sul territorio nazionale, oltre che numerosi clienti anche nella nostra regione”.
L’incontro, al quale hanno partecipato l’assessore Colla, il sindaco di Maranello Luigi Zironi, il proprietario dell’azienda Zago, i rappresentanti di Confindustria Emilia Area Centro e delle organizzazioni sindacali Slc-Cgil e Cisl di Modena e i rappresentanti delle Rsu aziendali, era stato organizzato dopo mesi di trattative e incontri per portare all’attenzione della proprietà come tutte le pregiudiziali che potevano condizionare la soluzione di una permanenza della Ondulati Maranello sul territorio modenese fossero state risolte positivamente.
Le servitù esistenti sul terreno individuato, infatti, sono state formalmente rimosse e l’amministrazione comunale di Maranello ha confermato l’interesse a seguire con massima priorità la pratica edilizia necessaria per la realizzazione del nuovo stabilimento.
L’acquirente dell’attuale area della Ondulati, inoltre, si era dichiarato disponibile a dilatare i tempi di insediamento pur di favorire una soluzione che mantenesse la produzione a Maranello, e la Regione Emilia-Romagna aveva confermato l’interesse a sostenere un piano di investimenti per accompagnare il nuovo piano industriale della Ondulati nel modenese.
A fronte di queste prerogative, tuttavia, la proprietà ha negato la propria disponibilità a proseguire una trattativa commerciale sulla base dei prezzi di mercato con la proprietà dell’aerea individuata per la realizzazione del nuovo stabilimento.
“La Regione Emilia-Romagna – ha aggiunto l’assessore Colla – non può accettare una tale forzatura da un’azienda che vuole comprare un’area a Maranello a un terzo di quanto guadagnato pochi mesi fa vendendo il terreno in cui è attualmente insediata, con la conseguenza di lasciare senza lavoro più di 80 lavoratori e senza reddito altrettante famiglie, impossibilitate a trasferirsi nel mantovano a quasi 100 km di distanza. Di fatto una delocalizzazione inaccettabile”.
“C’è tanta amarezza e delusione per la decisione presa dall’azienda che, pur avendo la possibilità e le condizioni ideali per investire ancora a Maranello, ha optato per delocalizzare l’attività in un’altra regione senza tener conto delle conseguenze facilmente immaginabili per i propri dipendenti e le loro famiglie”, ha commentato il sindaco di Maranello Luigi Zironi. “L’amministrazione comunale per oltre un anno ha lavorato su questa vicenda costantemente, negli ultimi mesi anche al fianco della Regione, assieme alla quale ha tentato di favorire la permanenza dell’azienda offrendo ulteriori supporti: un’opportunità che la proprietà non ha voluto cogliere. Il sostegno ai lavoratori coinvolti resta ora la nostra unica priorità e il Comune continuerà a fare la propria parte per tutelarli”.
L’incontro si è concluso con la richiesta di attivare un tavolo presso il Ministero della sviluppo economico, vista la rilevanza nazionale del gruppo ProGest, di cui la Ondulati Maranello fa parte. Regione Emilia-Romagna e Comune di Maranello “non intendono abbandonare i lavoratori e permettere che un’operazione di mera speculazione immobiliare privi il territorio di una impresa così radicata”.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!