Martedì 4 agosto si è tenuta davanti al gip del tribunale di Piacenza l’udienza preliminare per Massimo Sebastiani, l’operaio di 45 anni arrestato quasi un anno fa per l’omicidio dell’amica Elisa Pomarelli, strangolata nel pollaio della sua abitazione a Campogrande di Carpaneto, in provincia di Piacenza, nell’agosto del 2019.
Sebastiani, dopo l’omicidio dell’amica, aveva poi occultato il corpo della vittima, trovato dai carabinieri soltanto il 7 settembre, dopo due settimane di ricerche tra i boschi, quando l’uomo venne fermato nella casa dell’ex suocero (dove si era nascosto) e accusato della morte della giovane. Fu lo stesso Sebastiani, a poche ore dall’arresto, a confessare il delitto e a condurre gli inquirenti nel punto in cui aveva nascosto il cadavere della 28enne.
Sebastiani, che si trova in carcere da allora, è arrivato in aula scortato dalla polizia penitenziaria: deve rispondere delle accuse di omicidio volontario aggravato e distruzione di cadavere, alle quali si è aggiunta anche l’aggravante della minorata difesa per il delitto.
Sarà processato con il rito abbreviato – il procedimento penale che prevede l’omissione della fase di dibattimento e dà diritto a una riduzione della pena pari a un terzo in caso di condanna – subordinato però a una perizia psichiatrica che dovrà stabilire la sua capacità di intendere e di volere. La richiesta dell’avvocato difensore Mauro Pontini è stata accolta dal giudice per l’indagine preliminare. Oltre ai parenti della vittima, si è costituita come parte civile anche il centro antiviolenza Città delle donne.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]