Doriano Saveri, arrestato martedì 23 febbraio con l’accusa di omicidio volontario aggravato della sua compagna Rossella Placati nella casa che condividevano a Bondeno, in provincia di Ferrara, è stato ricoverato in ospedale dopo che nel tardo pomeriggio di domenica 28 febbraio ha sbattuto violentemente (e di proposito) la testa contro la finestra della cella in cui era rinchiuso.
Gli agenti di polizia penitenziaria del carcere, sentendo rumori inusuali provenire dalla cella di Saveri, sono intervenuti trovando l’uomo a terra, gravemente ferito alla testa e in una pozza di sangue. Immediato, a quel punto, il ricovero nel reparto di medicina del Sant’Anna, anche alla luce di parametri sanitari vitali giudicati “allarmanti”; Saveri è controllato a vista, in regime di massima sorveglianza, per evitare eventuali nuovi atti di autolesionismo.
Sul fronte giudiziario, invece, la posizione di Saveri (che si è sempre professato innocente) è ancora in bilico. A questo proposito sarà fondamentale l’esame medico-legale sul corpo della vittima per stabilire le esatte cause della morte (la vittima è stata raggiunta da alcuni colpi alla testa e tre fendenti alla parte sinistra superiore del petto) e per circoscrivere ulteriormente l’intervallo temporale sull’orario del decesso, finora oscillante tra le 22.30 di domenica 21 febbraio e le 3.30 di lunedì 22 febbraio.
L’autopsia era stata inizialmente fissata per la mattinata di lunedì primo marzo, ma era poi stata rinviata per procedere con un incidente probatorio; l’esame potrebbe dunque slittare al prossimo fine settimana.
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