Ballavano in oltre mille la notte scorsa in una discoteca di Rimini, in violazione di ogni normativa anti-Covid. Per questo, e per altre violazioni riscontrate, la Polizia locale di Rimini ha disposto la chiusura immediata del locale, la discoteca Ecu.
Il titolare è stato deferito all’autorità giudiziaria. Durante i controlli, eseguiti con il supporto dell’unità cinofila, e in collaborazione con gli uffici della Questura, sono stati sequestrati anche modesti quantitativi di hashish, marijuana e cocaina. Segnalato lo stato precario di diversi ragazzi, probabilmente sotto l’effetto di ecstasy e Lsd.
Tre piste da ballo, altrettanti Dj, e un solo addetto alla sicurezza per far fronte a centinaia di giovani e giovanissimi che ballavano accalcati – mille come riferisce il Comune di Rimini, 500 secondo quanto riferito dalla Questura – nella discoteca Ecu. È quanto hanno riscontrato sul posto Polizia Locale e Polizia, disponendo la chiusura immediata del locale per cinque giorni. Oltre alla violazione delle normative anti-Covid, al gestore dell’Ecu sono state contestate anche irregolarità per le uscite di sicurezza, per gli estintori e per l’unica presenza di un addetto alla sicurezza. La serata era pubblicizzata sul sito del locale a tema musicale ‘afro’, “il primo raduno afro dell’estate in riviera”. Si specificava “ingresso limitato e solo su prenotazione nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19. Posti limitati a mille persone”.
Sempre in Riviera, la notte scorsa sono state chiuse altre due discoteche per violazione delle normative anti-Covid, una delle quali ‘recidiva’. I carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Riccione hanno chiuso per la seconda volta in due settimane la discoteca Musica applicando una nuova sanzione.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!