Rossella Ognibene, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle per Reggio Emilia, ha scritto una lettera ai tifosi della Reggiana: “Per noi il Mirabello sarà una priorità. E poi bisogna recuperare il marchio”.
Care Tifose, cari Tifosi,
rispondo volentieri al vostro appello. Lasciatemi dire prima di tutto che la A.C Reggiana e lo stadio Mirabello fanno parte della nostra identità e della nostra storia, quindi sono un patrimonio comune. In coerenza con questa visione, voglio ricordare che i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle in data 20 gennaio hanno presentato una mozione che ha impegnato la giunta attuale e quella futura che uscirà dalle elezioni del prossimo 26 maggio a promuovere uno studio per riqualificare anche con azionariato popolare lo stadio Mirabello per un suo utilizzo multidisciplinare. Utilizzo che prevede in caso di necessità anche quello per partite di calcio di serie D o C. La mozione è stata approvata nonostante 2 voti contrari e 7 astenuti da parte dei consiglieri del Pd, l’assenza della Lega e l’uscita dei consiglieri comunali di Forza Italia e Fratelli d’Italia prima del voto.
Da qui dobbiamo ripartire se vogliamo gettare le fondamenta per una rinascita sportiva, sociale e umana. E dobbiamo partire dalla consapevolezza di una storia che era iniziata con un grande progetto innovativo, lo stadio Giglio – il primo stadio di proprietà in Italia nel Dopoguerra – e terminata con una ferita aperta. Credo che sia giunto il momento di gettare le basi per la ricostruzione. E’ finito il tempo delle deleghe.
Deleghe ad una classe politica che in parte è responsabile di questo disastro. Lo stadio Mirabello, patrimonio della città, versa in condizioni inaccettabili. Sappiamo ad esempio che sono state ostacolate iniziative private volte ad un uso non sportivo e allo stesso tempo non si è messo in condizione l’impianto di ospitare eventi sportivi di un certo livello.
A chi sostiene che il Mirabello non sia adatto in quanto a ridosso del centro, rispondo che la sua posizione è un punto di forza e una risorsa. Penso allo stadio Filadelfia, che fu la casa del Grande Torino. In quel caso vi è stato il coraggio di recuperare un luogo simbolo e restituirlo alla città. La nostra azione amministrativa sarà volta a recuperare l’esistente e renderlo efficiente. Il Mirabello sarà una priorità.
Un altro simbolo che vogliamo riportare a casa è il marchio A.C Reggiana 1919 che deve tornare ad essere un patrimonio di tutti i tifosi reggiani. E per fare questo siamo a favore della costituzione di un azionariato popolare. Il marchio nelle mani della città, con la collaborazione dei tifosi, garantirebbe una sua tutela oltre ogni vicissitudine societaria.
Non è più tempo dell’attesa di salvatori che lasciano macerie, né di una amministrazione che non interviene quando è necessario. Noi reggiani abbiamo le carte in regola per tornare a giocare una partita all’altezza. Sono convinta che solo ripartendo dalle radici, dalla nostra storia e dalla nostra identità, possiamo gettare le basi per fare tornare grande Reggio anche nello sport.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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