Nessuna criticità, in Emilia-Romagna, sugli adempimenti vaccinali: tutto sta procedendo secondo la tabella di marcia prevista e i percorsi di recupero dei bambini e dei ragazzi non ancora in regola stanno andando avanti, sulla base della programmazione definita dalle Aziende sanitarie.
Nessun problema previsto, quindi, neppure per la scadenza del 10 marzo, fissata dalla legge nazionale, perché non è la data entro cui avere adempiuto agli obblighi previsti, né tanto meno quella per interrompere la frequenza: in Emilia-Romagna, infatti, tutti i minori fino a 16 anni che risultavano non in regola con il calendario vaccinale (anche solo per un richiamo di uno dei 10 vaccini obbligatori), sono già in carico alle Ausl e hanno già ricevuto la lettera con l’appuntamento fissato.
La scadenza del 10 marzo riguarda solo coloro che a inizio anno scolastico avevano presentato un’autocertificazione: o dichiarando che il figlio era in regola con gli adempimenti vaccinali, o di aver richiesto un appuntamento all’Azienda sanitaria per effettuare le vaccinazioni mancanti. Soltanto questi genitori, quindi, dovranno esibire a scuola il certificato vaccinale o la lettera con l’appuntamento rilasciati dall’Ausl. In Emilia-Romagna si tratta di casi molto limitati, perché l’organizzazione messa in campo da Regione, Aziende sanitarie e Ufficio scolastico regionale ha consentito di semplificare, da subito, le incombenze a carico dei genitori.
Infatti sia per i servizi educativi (quindi la fascia d’età 0-3) sia per le scuole dell’obbligo, sono state compiute direttamente le verifiche sullo stato vaccinale degli alunni, attraverso lo scambio di elenchi tra scuole e Ausl, e successivamente inviate a casa le lettere con l’appuntamento per i bambini che risultavano non in regola. Per le scuole d’infanzia (materne) sono stati inviati direttamente a casa sia i certificati vaccinali che le lettere con l’appuntamento. Uno scambio di dati che ha permesso alla stragrande maggioranza dei genitori di non consegnare alcun documento, o al massimo la lettera dell’appuntamento.
Intanto, aumentano le coperture vaccinali: i dati aggiornati a fine 2017, infatti, mostrano un netto rialzo in tutte le province dell’Emilia-Romagna e, per i bambini di un anno, segnano il superamento della soglia del 97% per le vaccinazioni obbligatorie introdotte dalla normativa regionale (difterite, tetano, poliomielite ed epatite B).
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ok emilia allora è solo per il salvataggio del natale? non capisco bene cosa mi contesti... ripeto e concludo per non far diventare questi sproloqui […]