Sono solo poche decine sui circa 800 totali, secondo Seta, gli autisti che hanno comunicato di non possedere il green pass entro i termini di preavviso stabiliti dall’azienda: la società di trasporto pubblico locale, che eroga il servizio nei bacini provinciali di Modena, Reggio e Piacenza, ha già predisposto il piano di sostituzione che sarà in vigore da venerdì 15 ottobre, primo giorno di validità della nuova normativa nazionale che prevede l’obbligo di green pass anche sui luoghi di lavoro.
Tra le misure studiate rientrano, ad esempio, la sospensione temporanea delle ferie e la ricognizione preventiva del personale adibito ad altre funzioni ma già munito di green pass e abilitato eventualmente alla guida.
Il piano ha l’obiettivo di coprire tutti i turni di lavoro e ridurre così al minimo i possibili disagi per i viaggiatori. Stante la situazione attuale, dunque, non sono previsti scenari di diffusa emergenza: tuttavia, ha precisato Seta, “non è possibile al momento escludere interruzioni del servizio o altri disagi circoscritti a livello locale, indipendenti dalla volontà e dall’organizzazione aziendale”, dovuti a eventuali ulteriori assenze non ancora comunicate o che si dovessero verificare all’ultimo momento, circostanza che porterebbe all’impossibilità di effettuare tutte le corse già programmate.
Rimangono attivi, in ogni caso, i consueti canali di comunicazione di Seta: il sito, l’app gratuita per dispositivi Android e iOs, il numero di telefono 840-000216 e il numero di WhatsApp 334-2194058.
L’azienda, in una nota, ha scritto che “si scusa con l’utenza per i possibili disagi e ringrazia il proprio personale che, in misura largamente maggioritaria, sta contribuendo responsabilmente per garantire alle comunità servite il diritto alla mobilità”.
I controlli saranno effettuati quotidianamente prima dell’entrata in servizio su un campione significativo di lavoratori, in modo omogeneo e non discriminatorio. La procedura interna di verifica del possesso del green pass per i dipendenti consentirà a questi ultimi anche di comunicare l’acquisizione successiva del certificato verde Covid-19. Dal 15 ottobre in poi la mancanza di green pass comporterà per il lavoratore l’assenza obbligata dal lavoro con relativa sospensione della retribuzione; la sospensione resterà in vigore fino alla presentazione di un green pass valido, anche se non sono previste ulteriori sanzioni disciplinari.
Sul fronte dei non vaccinati, anche Seta – così come le altre aziende di trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna – ha scelto di non accollarsi i costi dei tamponi del personale, ma per agevolare i propri dipendenti ha siglato accordi con alcuni laboratori privati per consentire ai lavoratori di effettuare tamponi antigenici rapidi con priorità di accesso e a prezzo convenzionato (che rimarrà comunque interamente a carico del dipendente). Gli accordi sono attivi per tutti e tre i bacini provinciali di competenza.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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