Avevano suscitato nell’opinione pubblica sgomento e rabbia gli episodi avvenuti a Novellara nel periodo natalizio che avevano visto per ben due volte la sparizione del Bambin Gesù, collocato nel presepe allestito nella galleria del Borgo Nuovo su iniziativa dello scultore Silvano De Pietri.
“Non si trattava di un atto di vilipendio della religione, come qualcuno sui social aveva ipotizzato, ma i due atti vandalici di Novellara la vigilia di Natale e la vigilia di Capodanno sono risultati essere una bravata da parte di un gruppo di giovanissimi adolescenti, tutti italiani” spiega il comandante della Polizia Locale Unione Bassa Reggiana, Carlo Alberto Romandini.
“Ancora una volta, come spesso accade in questi casi – continua il comandante – sembra essere stata la noia e la monotonia a spingere una decina di ragazzi di poco più di 14 anni a compiere atti dei quali forse non hanno compreso neanche il significato”.
A questo sono giunte le indagini condotte dalla Polizia Locale della Bassa Reggiana che in breve è riuscita a dare un volto e un nome a tutti gli autori della bravata, che però potrebbe avere conseguenze anche penali.
Infatti, due cittadini, che si erano ritenuti danneggiati dalle azioni vandaliche del gruppo, hanno presentato querela e la stessa Amministrazione Comunale di Novellara è propensa a valutare l’opportunità di intraprendere azioni a tutela della propria immagine.
Come già successo in passato in situazioni simili, l’Amministrazione Comunale e la Polizia Locale, una volta identificati gli autori, hanno deciso di adoperarsi per porre in essere una azione di giustizia riparativa o come spesso si dice di “mediazione penale”.
“Infatti, è stato deciso di concedere agli adolescenti coinvolti un’occasione per elaborare l’accaduto, rappresentare il proprio pentimento e contestualmente concordare delle misure riparatorie da adottarsi sotto la supervisione dell’Amministrazione Comunale”.
Nei prossimi giorni i minori e i loro familiari verranno convocati, nel rispetto delle norme anti-Covid, per un incontro con le parti lese e gli amministratori. In quella sede i minori potranno rappresentare le proprie scuse e concordare un progetto di attività socialmente utili e riparative.
Alla conclusione del progetto, le parti lese procederanno alla remissione delle querele e, di conseguenza, anche il procedimento penale potrà avere un epilogo positivo, senza nessun pregiudizio per i minori coinvolti.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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