“La destra reggiana riesce nell’intento di essere divisiva per le nostre comunità anche rispetto agli atti di vandalismo nei pronto soccorso”. L’on. Ilenia Malavasi, deputata Pd e membro della Commissione Affari sociali della Camera, interviene sulle polemiche relative all’integrazione dei cittadini stranieri sollevate all’indomani dei fatti avvenuti al pronto soccorso di Guastalla. “Prima di tutto esprimo la mia completa solidarietà ai medici e al personale del pronto soccorso dell’ospedale di Guastalla, vittime di un’ennesima aggressione da parte di uno scalmanato violento. In particolare la mia vicinanza va al dottor Gabriele Tonini, correggese come me, che si è trovato a gestire una situazione davvero delicata, a rischio della propria incolumità – afferma la deputata – Detto questo, polemizzare sul tema dell’integrazione prendendo a pretesto le azioni compiute da un pakistano in stato di ubriachezza è deprimente. Quanti episodi simili, purtroppo, si contano e non certo compiuti da cittadini di origine straniera? So bene che la solidarietà non basta più, perché il fenomeno delle aggressioni a medici e personale è ormai preoccupante su tutto il territorio nazionale. Alla necessaria riflessione sulla sfiducia nei confronti dei sanitari – sfiducia su cui tuttora si lucrano consensi politici – occorre al più presto affiancare azioni concrete in tema di sicurezza, sorveglianza, messa in rete: il lavoro che viene svolto nei pronto soccorso, la dedizione e la professionalità del personale, il servizio svolto sono troppo importanti per essere lasciati nelle mani di violenti aggressori, che, certo, devono essere puniti con la massima severità, ma devono anche trovare l’impossibilità di nuocere.
Il nostro servizio sanitario svolge un’opera straordinaria a favore di tutti e costituisce una ricchezza imprescindibile per le nostre comunità. Non possiamo più permettere il ripetersi di episodi del genere, il personale che opera all’interno delle strutture pubbliche deve essere valorizzato e protetto e la destra reggiana, invece di intervenire a sproposito sull’integrazione, potrebbe farsi sentire con i suoi referenti al Governo, che a ogni manovra tagliano sui servizi e sulla sanità pubblica”.
Prendiamo atto che la Malavasi non ha alcuna contezza della situazione, o forse è convinta di poter piegare la realtà alla propria ideologia e alla rassicurante illusione che la comunità pakistana sia ben integrata nel territorio.