Grazie ai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) una cinquantina tra nidi e asili reggiani potrebbero essere costruiti, ampliati, riqualificati o messi in sicurezza: è di 48 elementi, infatti, la lista di progetti emersi dalla ricognizione effettuata dalla Provincia di Reggio in tutti i comuni del territorio e sottoposta poi alla Regione Emilia-Romagna, che nei giorni scorsi l’ha approvata.
Ora i Comuni potranno candidarsi al bando del Pnrr del Ministero dell’istruzione che scadrà il prossimo 28 febbraio e che mette a disposizione un totale di ben 800 milioni di euro. In tutta l’Emilia-Romagna sono stati oltre 230 gli interventi considerati ammissibili al riparto dei fondi, per un importo complessivo di 316,3 milioni.
In provincia di Reggio sono quattro le nuove strutture che potrebbero beneficiare dei fondi del piano: un polo per l’infanzia a Vezzano sul Crostolo (2,5 milioni), il nido comunale appaltato Haiku (futuro nido Terrachini) a Reggio (2,9 milioni), una scuola dell’infanzia a Campagnola Emilia (500.000 euro) e un polo per l’infanzia a Toano (2 milioni) – dove si punta pure a demolire e ricostruire la scuola dell’infanzia e la scuola primaria (1,7 milioni) e il polo di Cavola, destinato a ospitare la scuola dell’infanzia statale e un nuovo nido con un intervento complessivo da due milioni.
Significativi anche gli interventi relativi alla demolizione e alla ricostruzione del nido e della scuola dell’infanzia comunale Don Pasquino Borghi e dell’asilo statale Giuffredi a Montecchio Emilia (rispettivamente 4,9 e 1,27 milioni), del nido comunale Pinocchio e della scuola dell’infanzia statale Collodi e del nido comunale Arcobaleno a Correggio (2,8 e 1,68 milioni), della scuola dell’infanzia Garibaldi di Casalgrande (2,1 milioni), della scuola dell’infanzia comunale Ai caduti della libertà a Cadelbosco Sopra (1,65 milioni).
È stato inoltre richiesto un finanziamento per gli ampliamenti del nido comunale Zenit di Boretto (1,2 milioni), della scuola comunale dell’infanzia Allende di Bibbiano (1,15 milioni) e della scuola dell’infanzia statale L’albero delle farfalle a Quattro Castella (500.000 euro).
Riguardano invece interventi di riqualificazione funzionale e messa in sicurezza tutti gli altri 33 progetti presentati, i più importanti dei quali riguardano il polo dell’infanzia La Stella di Luzzara (3,7 milioni), la scuola primaria e la scuola dell’infanzia statali Pascoli di Reggio (3,5 milioni), il polo Il Ciliegio (nido comunale e asilo statale) a Santa Vittoria di Gualtieri (2 milioni), la scuola statale dell’infanzia a Ligonchio di Ventasso (1,86 milioni) e il polo di via Marx (nido appaltato Il Girasole e asilo statale) a Rio Saliceto (1,5 milioni).
“Dopo i sei milioni di euro, sempre di fondi Pnrr, che ci sono stati assegnati la scorsa settimana per la messa in sicurezza, la prevenzione antisismica e l’efficientamento energetico di scuole medie e superiori, questo bando rappresenta un’occasione davvero senza precedenti per riqualificare e rinnovare il patrimonio edilizio di nidi e scuole dell’infanzia”, ha sottolineato la vicepresidente della Provincia di Reggio con delega all’istruzione Ilenia Malavasi.
“Potenziare i servizi e innovare la didattica in edifici a basso consumo di energia è una sfida epocale per il nostro Paese. Oggi i nostri nidi accolgono il 32,2% dei nati e le materne l’88,3% dei bambini, dati importanti ma di poco sotto la media regionale: dobbiamo fare di più per garantire un posto a ogni bambino che voglia accedere ai nostri servizi, conosciuti in tutto il mondo per la loro qualità. Ammodernando e rendendo più sicuri e accoglienti nidi e asili, costruendone anche di nuovi, non solo aumenteremo i posti a disposizione, ma potremo anche permettere di sviluppare nuovi progetti dal punto di vista didattico, garantendo al nostro sistema educativo di mantenersi su livelli di eccellenza”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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