Prosegue il percorso di miglioramento dell’occupazione in provincia di Reggio, come confermato dai dati aggiornati al primo trimestre del 2019 e calcolati come media degli ultimi dodici mesi: gli occupati nelle imprese reggiane, infatti, sono saliti da 236mila a 244mila, con una crescita sia della componente maschile (da 134mila a 137mila persone) che di quella femminile (da 102mila a 107mila persone).
Un dato, come ha sottolineato il presidente della Camera di commercio di Reggio Stefano Landi, “particolarmente importante perché fino ad oggi la ripresa dell’occupazione e la flessione del tasso di disoccupazione avevano riguardato in larga prevalenza la componente maschile, mentre per le donne non si erano registrati significativi abbattimenti del livello di disoccupazione”.
Il confronto con la situazione osservata un anno fa, secondo l’analisi dell’Ufficio studi della Camera di commercio reggiana su dati Istat, ha evidenziato un tasso di occupazione nella fascia 15-64 anni pari al 70%, quasi due punti percentuali in più rispetto al primo trimestre del 2018, quando lo stesso indicatore si era fermato a quota 68,2%.
Relativamente al dato disaggregato per sesso, invece, il tasso di occupazione nella fascia 15-64 anni è passato per gli uomini dal 76,3% del 2018 al 77,9%, per le donne invece dal 59,9% al 62%.
La crescita tendenziale dell’occupazione è stata determinata principalmente dalla componente del lavoro dipendente che, rispetto a un anno fa, è aumentata di 7mila unità passando da 183mila a 190mila occupati (+3,8%). In aumento anche i lavoratori indipendenti, passati complessivamente da 53mila a 54mila (+1,9%).
Il maggiore impulso all’occupazione provinciale è arrivato dal settore dell’industria. Il dato medio aggiornato al primo trimestre di quest’anno ha fatto registrare un +9,2% tra i lavoratori dipendenti (da 65mila a 71mila) rispetto allo stesso dato del 2018, mentre il numero di lavoratori indipendenti è rimasto sostanzialmente stabile.
In netta crescita (+14,2%) anche i lavoratori delle costruzioni, passati da 14mila a 16mila unità nel giro di un anno: in questo caso l’incremento è da attribuire in toto alla componente “indipendente”. Stesso andamento per gli occupati delle altre attività dei servizi, cresciuti di mille unità in dodici mesi.
In lieve flessione, invece, gli occupati del settore dell’agricoltura (da 7mila a 6mila occupati), mentre è rimasto stabile a quota 50mila unità il settore del commercio e turismo.
Per quanto riguarda le persone in cerca di occupazione, i dati relativi al 2019 parlano di 10mila persone appartenenti a questa categoria in provincia di Reggio, con una flessione del 16,7% rispetto ai 12mila dello stesso periodo dello scorso anno. Il tasso di disoccupazione del primo trimestre di quest’anno, calcolato come media degli ultimi dodici mesi, si è attestato al 4,1% di media: è il 2,3% per gli uomini e il 6,4% per le donne.
Sul versante dell’occupazione giovanile, infine, il tasso di disoccupazione nella fascia d’età compresa tra 15 e 24 anni si è più che dimezzato, passando dal 24,5% dello scorso anno all’11,5% di questo inizio di 2019: inferiore, quindi, sia alla media dell’Emilia-Romagna (17,6%) che a quella italiana (32%).
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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