Nel 2024 in provincia di Reggio quasi mille imprese attive in meno (-2%)

magazzino fabbrica lavoratori

Nel 2024 è sceso del 2%, con un ulteriore lieve peggioramento negli ultimi tre mesi dell’anno rispetto al -1,6% registrato a settembre, il numero delle imprese attive in provincia di Reggio. Alla data del 31 dicembre scorso, infatti, erano 47.379 le realtà imprenditoriali attive: secondo le analisi dell’Ufficio studi della Camera di commercio dell’Emilia, si tratta di 954 unità in meno rispetto al 2023, per un calo superiore a quello fatto segnare a livello regionale (dove il trend negativo si è fermato al -0,7%).

Per il presidente della Camera di commercio dell’Emilia Stefano Landi “è una tendenza in atto ormai da alcuni anni”; ma questa riduzione, al netto dei processi di aggregazione tra le imprese, che comportano un’ovvia diminuzione del loro numero complessivo, “va monitorata con attenzione, perché si associa a elementi congiunturali non rassicuranti”. Tra questi, ha sottolineato Landi, figurano “il calo della produzione industriale che ci ha accompagnato per tutto il 2024 e la prevedibile contrazione delle attività nel comparto delle costruzioni dopo i picchi raggiunti grazie a incentivi che hanno radicalmente cambiato le normali dinamiche del mercato”.

Il desiderio di “fare impresa” si è manifestato anche lo scorso anno nel Reggiano con un elevato numero di nuove iscrizioni al Registro delle imprese, che ha più che compensato il numero delle cancellazioni non d’ufficio; ma il saldo relativo alle imprese effettivamente attive, ha ammesso Landi, “ci dice che servono più azioni e risorse sia per favorire nuovi percorsi d’impresa che, soprattutto, per sostenerne i percorsi di sviluppo, intervenendo più attivamente anche su quegli elementi di instabilità internazionale (dai paventati dazi ai costi dell’energia) che pesano sulle prospettive”.


Analizzando l’andamento dei diversi settori, si nota che nel 2024 solo i servizi alle imprese hanno evidenziato una crescita numerica (107 unità in più, pari a +1,1%), che ha portato il totale delle imprese attive nel segmento a quota 9.822, con un’incidenza sul totale del 20,7%.

Segno meno, invece, per tutti gli altri comparti: a partire dalle costruzioni, dove si sono perse 482 unità con un calo del 4,4% (che ha fatto scendere a 10.533 le imprese attive). Dati negativi anche per la manifattura (-2,5%, con 155 unità in meno e un totale aggiornato di 5.977 imprese attive), l’agricoltura (-1,7%, che ha portato il saldo del 2024 a 5.528 unità), i servizi di alloggio e ristorazione (2.718 unità totali, in calo dell’1,6% rispetto all’anno precedente) e i servizi alla persona (-0,9%, con un dato di fine anno attestato a quota 3.233 imprese).



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