Alla fine del 2024 è risultato in calo, rispetto all’anno precedente, il numero delle cosiddette “imprese femminili” (quelle guidate da imprenditrici) attive in provincia di Reggio, che si è attestato a quota 9.075 unità: si tratta del 19,2% sul totale di tutte le imprese attive nel territorio provinciale reggiano. Rispetto al 31 dicembre 2023 la diminuzione è dell’1,6% (151 unità in meno), una variazione negativa più consistente rispetto a quella (-1%) registrata a livello regionale e nazionale.
I dati sono stati diffusi dalla Camera di commercio dell’Emilia in vista della Giornata internazionale della donna. Nell’universo delle imprese femminili attive nel Reggiano, la quota maggioritaria spetta al commercio (2.190 imprese, il 24,1% sul totale), settore che ha comunque fatto segnare un calo del 3,1% (71 unità in meno); a seguire, i servizi alle imprese: 1.996 aziende, pari al 22%, per un settore in crescita del 2,3% (44 imprese in più) soprattutto sotto la spinta delle attività finanziarie e assicurative (+9%), di noleggio e agenzie di viaggio (+4,9%).
Le imprese femminili nell’ambito dei servizi alla persona, con 1.429 unità e una quota del 15,7% sul totale delle imprese femminili reggiane, sono invece risultate in calo dell’1,3% (19 imprese in meno rispetto al 2023), risentendo in particolare del -5,4% nel comparto sanitario-assistenziale e del -4,2% in quello dell’istruzione. In flessione anche il settore primario: le 1.230 imprese attive a fine 2024 (incidenza del 13,6% sul totale) sono 21 in meno rispetto all’anno precedente (-1,7%).
Negativi, infine, anche gli andamenti delle attività manifatturiere (1.036 unità, 46 in meno rispetto al 2023, per un calo del 4,3%), le attività di alloggio e ristorazione (861 imprese femminili, il 9,5% del totale, in calo però dello 0,2%) e le costruzioni (le 31 unità in meno rispetto al 2023 hanno rappresentato un calo dell’8,9%, che ha fatto scendere il numero di imprese femminili de settore a quota 319).
Le imprese femminili reggiane con la qualifica di artigiane sono 2.399 (il 26,4%), quelle anche giovanili sono 872 (il 9,6%), mentre quelle femminili e a guida straniera sono 1.528 (il 16,8%). Per quanto riguarda la natura giuridica delle imprese femminili reggiane, prevalgono le imprese individuali (il 65,8% del totale), seguite dalle società di capitale (20,3%) e dalle società di persone (12,1%); in termini di variazione percentuale annua crescono le società di capitale (+2,8%), mentre calano sia le imprese individuali (-2,1%) che le società di persone (-5,8%).
La classifica dei comuni reggiani con la maggior incidenza di imprese femminili sul totale delle aziende attive è guidata da Ventasso, dove le 113 imprese femminili presenti rappresentano il 24,4% del tessuto economico locale. A seguire Boretto (con 81 imprese femminili, il 23,8% del totale), Casina (111 imprese, pari al 23,7% del totale), Poviglio (166 unità, 23,3%), Rio Saliceto (125 unità, 22,9%), Guastalla (259 unità, 22,2%) e Correggio (476 unità, 22,2%).
In termini assoluti, invece, il più alto numero di imprese femminili si ritrova – comprensibilmente – nel comune capoluogo: a Reggio, infatti, si contano ben 3.108 imprese guidate da donne, che rappresentano il 17,4% delle imprese attive sul territorio comunale. Numeri rilevanti anche per Casalgrande, con 280 imprese femminili (incidenza del 20,3% sul totale), Scandiano (464 unità, 21,3%) e Rubiera (251 unità, 20,5%).
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