La rilevazione “Scenari per le economie locali” di Prometeia, analizzata dall’ufficio studi della Camera di commercio reggiana, ha stimato per la provincia di Reggio una crescita del Pil pari al 3,8% nel 2022, un punto percentuale in più rispetto a quanto previsto a ottobre (+2,8%); pur trattandosi ancora di stime, e in attesa dei dati reali, si nota un valore in evidente miglioramento, allineato a quello regionale e a quello nazionale.
Nell’anno da poco conclusosi la crescita è stata tuttavia sensibilmente limitata per l’industria, che non è andata oltre il +1,3% (un terzo rispetto alla media dell’economia provinciale) e che sembra destinata ad affrontare anche un pesante 2023, con previsioni in terreno negativo (-1%). In affanno anche il comparto agricolo, che nel 2022 ha fatto registrare una flessione dello 0,5%; per l’anno in corso, invece, è atteso un calo addirittura del 3,6%.
Sorride il Pil del settore delle costruzioni, trainato dai bonus statali, che ha chiuso l’anno in doppia cifra (+11,9%): un risultato che comunque appare irripetibile, visto che le attese per il 2023 indicano un ben più modesto +1,6%. Al di sopra della media provinciale anche il comparto dei servizi, crsciuto del 4,9% lo scorso anno e con all’orizzonte un’altra performance positiva (seppur più limitata: +1,2%).
Quanto ai rapporti con l’estero, le rilevazioni hanno evidenziato per la provincia di Reggio una crescita del 5,7% (valore ampiamente superiore al +3,2% dell’Emilia-Romagna) nel 2022, con una previsione che però per il 2023 si ferma al +3%. Sul fronte del lavoro, nonostante le difficoltà scontate da tante imprese del territorio il numero delle persone occupate è aumentato dell’1,1%, e si stima un ulteriore incremento dello 0,9% per l’anno in corso.
Nel 2023 il Pil reggiano complessivo, complici anche le prospettive negative per l’industria, dovrebbe far segnare una crescita di modesta entità: +0,4%.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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