Nasce il “museo della Linea Gotica”

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Mettere in rete i luoghi della Resistenza presenti sulla Linea Gotica in Emilia-Romagna per celebrare, nel 2025, l’80° anniversario della fine della Seconda Guerra Mondiale. Ricorrenza per la quale è in programma la realizzazione di un memoriale transnazionale sotto forma di sentiero naturalistico, una linea fisicamente tracciabile tra i principali Paesi e le regioni in cui opera l’associazione “Liberation Route Europe”. L’associazione, infatti, insieme alla Regione Toscana e alla Regione Emilia-Romagna valorizza i luoghi di interesse storico presenti sulla Linea Gotica e sul Cammino di Pace da Monte Sole a Sant’Anna di Stazzema.

Il progetto è contenuto all’interno del “Programma degli interventi sulla Memoria del Novecento” proposto dalla giunta e approvato dalla commissione Cultura.

“Vogliamo dare più importanza ai luoghi della memoria che devono diventare musei della memoria”, spiega l’assessore alla Cultura che sottolinea quali siano i principali tra questi luoghi: Casa Cervi, il capanno del partigiano a Ravenna, Monte Sole. “L’impegno sui luoghi della memoria ci permettere di avere dei presidi permanenti della memoria rendendo educativo l’intero territorio regionale: anche per questo abbiamo aderito alla “Liberation Route Europe” che vuole ricordare le tappe della Liberazione da parte degli alleati. Gli istituti storici che la Regione finanzia devono essere sempre più luoghi di libero confronto e libero pensiero”.

Se la realizzazione della “rete lungo la linea gotica” è il punto di forza del programma regionale per la Memoria del ‘900, scorrendo le proposte della giunta si vedono altri progetti come la realizzazione di convegni a tema, il sostegno agli archivi (specie fotografici) che si occupano del XX secolo e in particolare delle due guerre mondiali, della Resistenza e degli anni di piombo.

Apprezzamento per le proposte sulla Memoria del ‘900 arrivano da ER Coraggiosa: “Siamo alla vigilia delle celebrazioni di un lungo 80°: tra il 2024 e il 2026 si celebreranno la Liberazione di importanti città italiane, l’anniversario del 25 aprile e della Liberazione di tutta l’Italia, e nel 2026 l’anniversario della nascita della Repubblica: dobbiamo fare storia e fare memoria, siamo tutti figli del ‘900. Al contempo gli istituti storici stanno interrogandosi come aggiornare le proprie attività e studiare nuovi periodi storici. E’ giusto valorizzare i luoghi della memoria: la Regione sta lavorando in questo senso”.



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