E’ morto martedì sera nella sua casa di Latina, all’età di 71 anni, lo scrittore Antonio Pennacchi. Lo ha reso noto la casa editrice Mondadori. Pennacchi ha vinto il premio Strega 2010 con “Canale Mussolini”. Nato a Latina, fino da giovane si dedicò alla politica. Ma, a differenza dei fratelli, che aderiscono tutti alle organizzazioni di sinistra, si iscrive al MSI. Ben presto entra in contrasto con i vertici del partito e viene espulso. Dopo una lunga riflessione si avvicina al marxismo, aderisce ai maoisti dell’Unione dei Comunisti Italiani (marxisti-leninisti) e partecipa alla contestazione del Sessantotto.
La morte di #AntonioPennacchi mi ha colpito, come mi capita quando leggo di infarti. L’ho letto ma lo conoscevo poco. Mentre ero amico del fratello Gianni, grande giornalista liberale di dx, e lo sono della sorella Laura, grande economista e politica di sx.
Che bella famiglia!— PL Castagnetti (@PLCastagnetti) August 4, 2021
Nel frattempo inizia a lavorare come operaio all’Alcatel Cavi di Latina (all’epoca chiamata “Fulgorcavi”), dove rimarrà per oltre trent’anni. Alla fine degli anni Settanta entra nel Psi, quindi nella Cgil, dalla quale viene espulso. Entra allora nella Uil, passa al Pci e di nuovo alla Cgil, da cui è espulso nuovamente nel 1983. Lascia quindi la politica e si laurea in lettere all’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” sfruttando un periodo di cassa integrazione. Inizia così l’attività di scrittore.
Prima il romanzo “Mammut”, nel 1995 arriva “Palude”, vincitore del Premio Nazionale Letterario Pisa, dedicato alla sua città, e “Una nuvola rossa” (1998), in cui narra una vicenda ispirata al delitto dei fidanzatini di Cori, avvenuto l’anno prima nell’omonima cittadina laziale e che aveva avuto grande risalto sulla cronaca nazionale. Nel 2001 passa alla Mondadori. Nel 2003 esce l’autobiografico “Il fasciocomunista”, vincitore del Premio Napoli. Dal romanzo è stato poi tratto il film “Mio fratello è figlio unico”. Nel 2007 si iscrive al Partito Democratico. Nel 2008 è uscito il saggio “Fascio e Martello”, in cui descrive le città di fondazione del fascismo in tutta l’Italia. Il 2 marzo 2010 esce “Canale Mussolini”, romanzo sulla bonifica dell’Agro Pontino. Il libro, definito dall’autore come “l’opera per la quale sono venuto al mondo”, vince il 2 luglio la 64a edizione del Premio Strega, il Premio Acqui Storia come “romanzo storico dell’anno”, il Premio “Libro dell’Anno” del TG1 ed è finalista al Premio Campiello. Il romanzo conquista gran parte della critica e sale in testa alle classifiche di vendita. Il 20 novembre esce il suo primo romanzo di ambientazione fantastica, “Storia di Karel”, storia di fantascienza edita da Bompiani. Nel 2015 esce “Canale Mussolini, parte seconda”, pubblicato sempre da Mondadori. Nel 2018 pubblica, con la stessa casa editrice, il libro “Il delitto di Agora – una nuvola rossa”, in cui modifica e corregge alcune parti del suo romanzo del 1998 “Una nuvola rossa”.
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buffon sei il numero uno del pianeta terra
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!