Nella mattinata di mercoledì 2 novembre è morto all’età di 87 anni Mauro Forghieri, ingegnere progettista e stretto collaboratore di Enzo Ferrari.
Nel 1962, quando aveva soltanto 27 anni, fu scelto dal Drake come responsabile del reparto tecnico per le vetture da corsa di Formula 1 e della categoria sport prototipi della Ferrari: ripagò la fiducia guidando le supercar modenesi alla vittoria di 54 gran premi iridati e alla conquista di quattro titoli mondiali piloti e sette titoli mondiali costruttori. Nella sua lunga attività a Maranello, inoltre, introdusse elementi tecnici di novità che hanno segnato la storia dei motori, come ad esempio l’installazione degli alettoni sulle auto da pista. Alla fine degli anni Ottanta Forghieri lasciò la Ferrari per approdare prima alla Lamborghini e quindi alla Bugatti, sempre mantenendo il carattere innovatore che ne ha connotato la carriera.
Lo scorso 13 gennaio aveva ricevuto le chiavi della città di Modena e la cittadinanza onoraria, un riconoscimento conferito in consiglio comunale proprio nel giorno del suo compleanno.
“Non solo Modena, ma l’intero Paese perde un punto di riferimento, uno straordinario modenese che ha contribuito a fare grandi la Ferrari e il territorio”, ha sottolineato il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli esprimendo il cordoglio dell’amministrazione comunale per la morte di Forghieri. Per Muzzarelli “passione, creatività e spirito di innovazione sono le caratteristiche che meglio definiscono la nostra comunità e che Forghieri ha saputo interpretare in maniera eccezionale, diventando così un esempio di Modena nel mondo grazie ai successi della Ferrari di cui è stato uno dei principali artefici”.
La Motor Valley, ha aggiunto il sindaco, “ha avuto in Forghieri uno dei protagonisti più importanti, non solo per i risultati sportivi a cui ha contribuito in maniera decisiva, ma anche per l’incessante ricerca della qualità tecnica e della bellezza estetica abbinate all’obiettivo costante dello sviluppo tecnologico”.
Per il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei “con la scomparsa di Forghieri se ne va un pezzo di storia modenese, un uomo che ha portato il nome della nostra terra in tutto il mondo, grazie alla sua straordinaria capacità di farci sognare con auto meravigliose”. Nell’esprimere le condoglianze e la vicinanza alla famiglia, Tomei ha sottolineato come Forghieri non fosse soltanto “un genio dei motori, ma un uomo profondamente legato al proprio territorio. Qualche anno fa, nel 2019, lo premiammo con la “Ciliegia d’oro” a Vignola, e più recentemente lo incontrai a casa sua: in entrambe le occasioni colsi il grande radicamento per questi luoghi, che amava profondamente, e una grande umanità. Ci lascia un modenese eccezionale”.
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Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
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