È morto Giovanni Bissoni. Malato da tempo, aveva 70 anni, era nato a Cesenatico nel 1953, e per 15 è stato assessore regionale alla sanità in Emilia-Romagna.
Bissoni, che per alcuni anni è stato sindaco anche nella sua Cesenatico, ha legato la sua storia politica alla sanità dell’Emilia-Romagna: dal 1995 al 2010 è stato infatti alla guida dell’assessorato, con tre diversi presidenti, Pier Luigi Bersani, Antonio La Forgia e Vasco Errani. In seguito ha lavorato come presidente di Agenas e anche in veste di amministratore o commissario, per molti istituti e ha svolto il ruolo di sub commissario per il rientro del debito sanitario della Regione Lazio oltre ad aver collaborato come consulente del Ministro Speranza. La sua esperienza lo ha portato anche a ricoprire incarichi nazionali: è stato presidente dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) dal 2012 al 2014 e consigliere di amministrazione dell’Aifa dal 2009 al 2014.
Venerdì a Cesenatico il feretro sarà nella sala convegni del Museo della Marineria dove la cittadinanza e gli amici potranno salutarlo prima di una cerimonia di saluto prevista alle 15 nel cortile del Museo. Per quella giornata il sindaco Gozzoli proclamerà il lutto cittadino. Bissoni è stato sindaco dal 1977 al 1979 e poi dal 1983 al 1990 e proprio al Museo della Marineria, che nacque da una sua intuizione, ha legato profondamente la sua attività.
Il cordoglio
“Apprendiamo con grande dolore e amarezza la notizia della scomparsa di Giovanni Bissoni. Ci lascia un grande uomo e un grande amministratore, che ha dedicato la sua vita alle istituzioni e alla sanità pubblica”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, che esprimono il loro profondo cordoglio e quello dell’intera Giunta regionale.
“Anche a nome della Regione e di tutta la comunità emiliano-romagnola, esprimiamo la nostra vicinanza alla famiglia di Giovanni e ai suoi cari, a cui vanno le più sentite condoglianze. Dai primi passi nella Giunta di Cesenatico fino ai più prestigiosi incarichi a livello nazionale- proseguono- Giovanni Bissoni è stato un esempio di politico e amministratore che ha fatto del servizio per la comunità una virtù da perseguire, sempre”.
“Con Giovanni Bissoni perdiamo un grande uomo e un grande manager pubblico della sanità. Di Bissoni mi hanno sempre colpito il rigore, la serietà e la profonda competenza ed esperienza in campo sanitario. Una persona libera e di sinistra. Sempre coerente sul piano dei valori e sul piano delle politiche volte a mantenere una sanità pubblica universalistica. Un esempio e un modello per molti giovani che fanno del merito e del rigore una cifra distintiva. Ciao Giovanni. Grazie per la tua saggezza e serietà. Che la terra ti sia lieve”.
Questo il messaggio di cordoglio di Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna per la morte di Giovanni Bissoni, per tre legislature assessore alla Sanità della Regione.
“Con Giovanni Bissoni se ne va un grande protagonista del mondo della Sanità emiliano-romagnola e nazionale. Prima come assessore della Regione Emilia-Romagna poi alla guida dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ha sempre svolto i diversi ruoli con grande impegno e lungimiranza. Esprimo le più sentite condoglianze a nome mio, del Comune e della Città metropolitana di Bologna alla famiglia e a tutti i suoi cari”. Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.
“Ci ha lasciato oggi Giovanni Bissoni. Sindaco di Cesenatico, Assessore regionale, un vero e proprio punto di riferimento nelle politiche per la salute, con esperienze e competenze che ha poi messo a disposizione del Paese.
Proprio qualche mese fa ho avuto l’onore di confrontarmi con lui, in questo tempo cosi difficile per la sanità pubblica, sulle battaglie da fare e sulle innovazioni necessarie, verso cui ha sempre avuto grande visione.
Esprimo ai familiari, agli amici, ai tanti che oggi lo piangono il più profondo cordoglio, il mio e quello di tutta la comunità del Partito Democratico dell’Emilia-Romagna”.
Così segretario regionale del Pd dell’Emilia-Romagna Luigi Tosiani.
La notizia della scomparsa di Bissoni ha destato cordoglio anche nella provincia di Reggio Emilia. Accanto ai tanti professionisti che l’hanno conosciuto, è stato espresso un ricordo commosso dalla Direzione generale dell’Azienda USL IRCCS di Reggio Emilia e dai tre ex-direttori generali che hanno svolto il proprio mandato nel periodo in cui Bissoni era assessore regionale: Franco Riboldi, Mariella Martini, Fausto Nicolini.
Fausto Nicolini “La notizia mi addolora profondamente. Per me Giovanni non era uno dei tanti Assessori alla sanità regionali che ho conosciuto, era l’Assessore”. Sono tanti i ricordi che mi legano a lui, che ad ogni nostro incontro mi rinfacciava sempre scherzosamente, ma non tanto, la mia indisponibilità a ricoprire gli incarichi che ogni tanto mi proponeva in diverse Aziende o in Regione stessa. Giovanni possedeva una leadership naturale, riconosciuta e carismatica che lo rendeva una figura di spicco nel panorama della sanità pubblica italiana. Interpretava il ruolo istituzionale con la coerenza e la determinazione chi di chi possiede una visione umanistica, sociale e politica sinceramente orientata al bene comune. Sotto il suo lungo mandato e la sua autorevole guida è cresciuta una squadra coesa di tecnici competenti e motivati, che hanno fatto della Emilia-Romagna, per anni, la regione più innovativa ed ammirata in ambito sanitario. Per me e per tanti una perdita irreparabile e un ricordo indelebile”.
Mariella Martini “Giovanni Bissoni è stata una persona straordinaria per intelligenza, cultura ed umanità. Nei lunghi anni del suo mandato ha costruito il Servizio Sanitario Regionale e dato un contributo determinante allo sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale. Ha sempre cercato di conoscere la realtà, comprendere i problemi ed individuare le soluzioni possibili attraverso il confronto con le istituzioni locali e con i professionisti, riuscendo a fare delle sintesi “alte” e con grandi capacità di innovazione. Dei tanti passaggi gestiti insieme voglio ricordarne uno non noto ai più, ma che ne conferma le qualità, il passaggio della Sanità Penitenziaria in carico al Servizio Sanitario Nazionale: Giovanni Bissoni accettò l’invito a venire a constatare la realtà dell’OPG di Reggio Emilia e condivise la necessità di potenziare in maniera sostanziosa le risorse umane dell’AUSL per far sì che le cure da prestare potessero essere erogate con i dovuti requisiti di qualità, una delle tante decisioni per cui gli sono grata!”
Franco Riboldi “Sento un profondo dolore perché, oltre al rapporto professionale, con Giovanni Bissoni è nata anche una amicizia personale che, seppure a distanza, ho avuto la fortuna di mantenere nel tempo. Anche due giorni prima della sua morte ci siamo scambiati dei messaggi telefonici (aveva ormai difficoltà a parlare) nei quali mi ricordava la “nostra squadra”, così la chiamava lui, che alla fine degli anni 90 cercò di mettere in pratica una visione innovativa del sistema sanitario regionale a partire dalla impellente necessità di rilanciare i servizi territoriali e di prossimità, con particolare attenzione alle persone più svantaggiate. Se ne va una bella persona, politico attento e lungimirante, mai condizionato dal consenso, sempre aperto al confronto e sempre disponibile al sostegno”.
Cristina Marchesi “Confermandosi uomo di grande visione, si stava occupando, anche attraverso la formazione, dello sviluppo delle cure territoriali e in particolare dell’attuazione del PNRR e del DM 77. Ed è su questi temi che ho avuto il piacere e l’onore di confrontarmi con lui negli ultimi mesi nella sua bella Bertinoro”.
Ultimi commenti
Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]