Morto Giorgio Medici, il suo lambrusco ha fatto il giro del mondo

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E’ morto oggi Giorgio Medici, imprenditore vitivinicolo della rinomata azienda, conosciuta a livello internazionale, la Cantina Medici Ermete di Villa Gaida, frazione della via Emilia, nella prima campagna di Reggio.

Proveniente da una famiglia dedita alla ristorazione e poi dedita alla coltivazione della vigna, a partire dagli anni Sessanta del Novecento Giorgio Medici, con l’appoggio del fratello Valter, esportò per la prima volta il Lambrusco al di fori dei confini provinciali e regionali, in Germania. “Ai tempi – recita un post social dell’azienda – fu una scommessa importante portare il Lambrusco a bevitori di birra incalliti, oggi possiamo dire che fu una grande intuizione”. Oggi la cantina di Villa Gaida è una realtà che esporta in 70 Paesi, apprezzata e conosciuta a livello globale, in particolare per il lambrusco Il Concerto, fiore all’occhiello dell’attività.

Il ricordo di Marco Eboli. Partecipo al dolore della famiglia del caro Giorgio Medici, pioniere nell’esportazione e valorizzazione del nostro Lambrusco. Conobbi Giorgio Medici nel 2001 quando ero stato nominato dell’allora ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno, suo consigliere per l’agroalimentare in Emilia-Romagna.

Giorgio Medici, da presidente del Consorzio di tutela del Lambrusco reggiano, anni prima, aveva presentato al ministero delle Politiche agricole e forestali, un disciplinare per la produzione e imbottigliamento del nostro lambrusco.

In quegli anni, l’assenza di un apposito disciplinare penalizzava sui mercati esteri il nostro vino perché veniva equiparato ai vini spumanti, prosecco, Franciacorta. Ciò determinava l’impossibilità, per il lambrusco di competere con quei vini e quindi una minore quota di mercato all’estero.
Da consigliere del ministro Alemanno riuscii a recuperare, grazie al direttore Abate, il disciplinare di Giorgio Medici e farlo approvare ed emanare dal ministro Gianni Alemanno, che fu ospite del Consorzio di tutela del lambrusco reggiano, da me accompagnato nel 2006, e ringraziato dai produttori del nostro Lambrusco. Da allora il nostro lambrusco è riuscito a essere distinto dai vini spumanti e oggi è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Ho voluto ricordare questa vicenda per rendere omaggio a Giorgio Medici e all’impegno suo e della sua famiglia per la valorizzazione del nostro lambrusco.



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