I carabinieri di Monticelli Terme, in provincia di Parma, hanno arrestato un cittadino italiano di 52 anni residente a Montechiarugolo per violenza domestica ed estorsione aggravata. Secondo l’accusa, l’indagato avrebbe sottoposto la madre 86enne a continui maltrattamenti dal dicembre del 2018 al momento dell’arresto: aggredendola verbalmente, umiliandola con ingiurie quotidiane, chiedendole continuamente soldi per potersi comprare stupefacenti e alcolici, minacciando la donna – in caso di rifiuto – con espressioni offensive.
In diverse occasioni, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nel corso delle aggressioni verbali avrebbe rivolto la propria rabbia sugli oggetti di casa, danneggiando con calci e pugni porte, mobili e suppellettili dell’abitazione nella quale i due convivevano.
Più volte, inoltre, il 52enne (tossicodipendente e risultato in cura presso il Sert di Langhirano da circa 10 anni) si sarebbe reso responsabile del reato di estorsione aggravata, costringendo la vittima a consegnargli somme di denaro d’importo variabile. Lo scorso 11 marzo, infine, l’uomo avrebbe aggredito la madre anche fisicamente, colpendola con un oggetto contundente al cranio e procurandole una ferita.
È stato quest’ultimo l’episodio che ha portato all’arresto dell’uomo. Il fratello di quest’ultimo, infatti, al culmine dell’ennesima discussione scoppiata in casa tra la madre e il 52enne, e degenerata in una condotta violenta contro l’anziana donna, ha deciso di avvertire i carabinieri.
I militari, una volta giunti sul posto e identificati i tre familiari, hanno ascoltato le relative versioni dei fatti. La signora, ancora ferita, ha raccontato di aver discusso con il figlio e di essere stata colpita alla testa con un oggetto non meglio identificato. Il figlio, dal canto suo, ha sostenuto invece di essersi solo difeso dalla madre, che armata di un mattarello lo avrebbe colpito sull’avambraccio che l’uomo aveva sollevato a propria protezione: per il contraccolpo, secondo la versione del 52enne, il mattarello avrebbe poi colpito di rimbalzo l’anziana sulla testa, procurandole la ferita.
L’altro fratello, che al momento del litigio si trovava in un’altra stanza della casa, è stato attirato dalle urla ed è intervenuto per calmare le parti. La madre si è però rifiutata sia di essere trasportata in pronto soccorso per farsi medicare sia di sporgere denuncia contro il figlio.
Non era la prima volta che i carabinieri, chiamati dai familiari, erano stati costretti a intervenire per sedare una lite all’interno dell’abitazione; gli stessi vicini di casa, spaventati dalle urla del 52enne, più volte avevano richiesto l’intervento della pattuglia, confermando poi la situazione difficile della famiglia all’arrivo dei militari.
Alla luce degli elementi raccolti, il pubblico ministero ha chiesto per l’uomo l’applicazione della misura della custodia cautelare in carcere, che il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Parma, in virtù della gravità dei fatti, ha concesso ritenendola proporzionata alla gravità dei fatti contestati al 52enne.
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Anche l' Ordine degli Avvocati di Reggio Emilia .
Amara e splendida analisi che dovrebbe arrivare alle alte sfere!
Diranno, sia a sinistra che a destra, che c'è un disinteresse della politica, in particolare dei giovani, diranno che molti non votano perché pensano che, […]