A causa di un guasto all’autoarticolato con semirimorchio che stava guidando in tangenziale Pirandello a Modena si è dovuto fermare nei pressi dell’uscita 11, in direzione Bologna, intralciando così il traffico. La sua presenza è stata segnalata alla Polizia locale che è intervenuta con una pattuglia risolvendo la questione di viabilità, ma gli operatori, controllando i documenti, hanno rilevato che l’autista circolava con una Carta di qualificazione del conducente (Cqc) moldava non valida in Italia e con un veicolo già sottoposto a fermo amministrativo.
Per l’autista, un trentenne rumeno, di origini moldave, da sei mesi residente in Italia in un comune del Modenese sono così scattate le sanzioni: multe per complessivamente quasi 2.400 euro, revoca della patente di guida (anche quella moldava, ma valida in Italia a differenza della Cqc) e confisca dell’autocarro.
È avvenuto giovedì 3 ottobre e dall’esame dei documenti da parte della Polizia locale di Modena, appunto, è emerso che la sera prima la Polizia Stradale di Parma aveva già contestato la violazione per guida con Cqc non valido in Italia ponendo il veicolo sotto fermo amministrativo per 60 giorni (il luogo di custodia avrebbe dovuto essere il domicilio del conducente) e ritirando le carte di circolazione.
Considerato che il conducente continuava a circolare, pur se con l’autoarticolato scarico e con l’obiettivo, a suo dire, di andare a fare il pieno di gasolio, la Polizia locale gli ha contestato una nuova violazione per guida con Carta di qualificazione del conducente non valida e un’ulteriore violazione per aver circolato con veicolo sottoposto a fermo amministrativo dalla quale è conseguita anche la revoca della patente e la confisca del veicolo con immediata rimozione.
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